Rossi-Marquez, tutta la verità: la lite è cominciata così

Rossi-Marquez, tutta la verità: la lite è cominciata così. Il fattaccio del 2015 che ha deciso quel Mondiale adesso ha una spiegazione

Amici mai, ormai è chiaro da anni. Perchè quella che era cominciata coma un rapporto di stima e poi si è trasformata in rivalità, tra Valentino Rossi e Marc Marquez dal 2015 è guerra pure. I tifosi dei due piloti sanno da che parte stare, il pubblico neutrale un”idea se l’è fatta.

Rossi-Marquez, tutta la verità
Rossi-Marquez, tutta la verità (QNM.it)

Ma ora quello che i fan del pesarese pensano da più di sette anni trova una conferma diretta. Perché su Prime Video sono state caricate le prime puntate fi un interessante documentario sulla vita del campione spagnolo, ‘Marc Marquez: All In’. C’è il racconto della sua vita, in pista e fuori, anche con racconti inediti

In sede di presentazione, il madrileno ha rilasciato una lunga intervista a ‘GQ’ ed è tornato a parlare di quello che era successo a Sepang 2015: “Non lo ammetto apertamente. Non è che non volessi sorpassarlo, ma sorpassarlo significava correre un grosso rischio. Nel documentario spiego quello che ho vissuto in quelle settimane. Spesso le persone mi chiedono cosa avrei cambiato rispetto al 2015. E penso: ‘Cambierei il modo in cui Valentino ha gestito la fine dell’anno’. Quando non sei il più veloce in pista, cerchi di mescolare le cose per vedere cosa riesci ad ottenere”.

Rossi-Marquez, tutta la verità: la grande lite è cominciata così

Questo era però solo un assaggio di quanto il pubblico di tutto il mondo ha potuto finalmente vedere e sentire su Prime Video. E c’è una spiegazione, che a qualcuno forse potrà sembrare surreale, di come tutto è cominciato.

Perché le liti del 2015 che di fatto hanno regalato il Mondiale di MotoGP a Jorge Lorenzo, in realtà sono cominciate alla fine dell’anno prima con una visita speciale. “Nel 2014 dopo Misano sono stato invitato al Ranch. Lì ho fatto il record della pista – racconta Marquez – e da quella cosa il nostro rapporto si è raffreddato. Non so perché, forse gli ha dato fastidio”.

Alcuni giorni fa l’otto volte campione del mondo in un’intervista durante un noto programma televisivo spagnolo era tornato a parlare del rapporto deteriorato con Rossi. E aveva confermato ancora una volta che non c’era possibilità di ricomporre.

Rossi e Marquez nel 2015
Rossi e Marquez nel 2015 (QNM.it)

“Nel 2015 avevo 22 anni, più di 10 in meno di lui che era quello più esperto. Nel corso della conferenza stampa dalla Malesia, mi ha attaccato pubblicamente. Quella per me è stata una mancanza di rispetto, ero scioccato. In gara mi ha colpito e non è stato casuale. Lo ha fatto perché ha perso la calma. Non è casuale mettere all’angolo un rivale in pista e colpirlo alla gamba. Questo è un gesto deliberato”.

Valerntino non ha mai dimenticato il passato: “Il decimo Mondiale lo avrei meritato”

Negli ultimi anni Valentino ha preferito sorvolare sull’argomento anche se ha fatto capire chiaramente di non aver mai cambiato idea. Ne ha parlato di recente, intervistato da Motosport.com, spiegando cosa gli manca oggi della MotoGP.

“Sono un po’ triste per non essere riuscito a conquistare il decimo Mondiale. Principalmente perché penso che me lo sarei meritato, in base al mio livello e alla mia velocità. Per due volte ho perso il titolo all’ultima gara della stagione. Anche per questo motivo penso che avrei meritato il decimo titolo”.

La prima volta è stata nel 2006, quando una sua caduta lasciò strada libera per la conquista del Motomondiale a Nycky Hayden. Poi nel 2015 quando dopo il contato a Sepang fu penalizzato a Valencia e Lorenzo non ebbe problemi a superarlo.

Valentino Rossi rimpianto
Valentino ha un rimpianto (QNM.it)

Lo ha ricordato anche in una intervista a L’Equipe: “Nel 2015, se Marquez non si fosse comportato male, avrei potuto giocarmi il titolo fino all’ultima gara con Lorenzo. Allora avevo 36 anni. Dopo il 2016, è diventato complicato. Ma la ragione per cui ho continuato ad andare avanti per tutti questi anni è perché sentivo di poter ancora vincere”.