In molti avevano pronosticato a una doppia remuntada da parte di Real Madrid e Barcellona in Champions Leaugue nei confronti, rispettivamente, di Bayern Monaco e Chelsea. Non si erano però forse capite le potenzialità dei tedeschi e la grande coesione difensiva degli inglesi allenati da Roberto Di Matteo.
Il risultato? Niente Clasico per decidere la vincente di questa edizione di Champions: sarà quindi uno scontro tra la solidità inglese del Chelsea e la forza d’urto tedesca del Bayern. Il pronostico per la finale è senz’altro difficile: considerando che la finale si giocherà a Monaco, gli uomini di Heynckes appaiono leggermente favoriti.
Dopo il clamoroso pareggio del Barcellona, ci si aspettava che i blancos allenati da Mourinho potessero infliggere l’ennesimo smacco morale ai blaugrana dopo la vittoria in campionato per 2-1 che ha di fatto riportato il campionato nella capitale spagnola. I rigori sono stati però fatali a C.Ronaldo e C. Dopo essere passati in vantaggio per 2-0, i giocatori del Real hanno però puntato tutto sul contropiede lasciando di fatto la possibilità al Bayern di fare la partita: il risultato è stato l’eliminazione dopo la roulette dei rigori.
– Real Madrid-Bayern Monaco:
Dopo la bella partita dell’andata, anche al ritorno Real e Bayern hanno regalato agli appassionati di calcio un match aperto e ricco di emozioni. E’ stata sicuramente una semifinale più divertente rispetto a Barca-Chelsea e tra Ronaldo, Robben, Ribery e Benzema il bel calcio è stato il vero protagonista della sfida. Alla fine solo i rigori hanno sancito la finalista.
– Tabellino:
Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Xabi Alonso, Khedira; Di Maria (75′ Kakà), Ozil (111′ Granero), Ronaldo; Benzema (105′ Higuain). All. Mourinho
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Badstuber, Alaba; Luiz Gustavo, Schweinsteiger; Robben, Kroos, Ribéry (95′ Muller); Mario Gomez
Arbitro: Kassai (Ungheria)
Marcatori: 6′ rig. Ronaldo (R), 14′ Ronaldo (R), 27′ rig. Robben (B)
Ammoniti: Pepe, Arbeloa, Granero; Alaba, Robben, Luiz Gustavo, Badstuber
Sequenza rigori: Alaba (B) gol; Ronaldo (R) parato; Mario Gomez (B) gol; Kakà (R) parato; Kroos (B) parato; Xabi Alonso (R) gol; Lahm (B) parato; Sergio Ramos (R) alto; Schweinsteiger (B) gol
– I commenti:
Mourinho:
“Real e Bayern hanno giocato alla pari. Nessuna ha fatto meglio. Loro hanno tirato meglio i rigori, ma non sono stati più forti. Forse a livello fisico, di intensità. Ma noi ci stiamo giocando il campionato, loro erano già fuori da tempo dai giochi nel loro campionato. Stanchi dopo il Clasico? Speravo ci aiutasse l’entusiasmo, per ovviare alla stanchezza delle gambe. Ma il calcio è così. Comunque usciamo a testa alta. Se vinciamo la Liga avrà per me un significato speciale. Per vincere una terza Champions avrò tempo, vincere un campionato in Spagna contro quella che voi definite la migliore squadra dell’universo significherebbe tanto“.
Heynckes:
“Penso che se andiamo ad esaminare i 120′ di gioco, il Bayern ha meritato di passare il turno. E’ stato meraviglioso vedere come la squadra ha reagito dopo i due goal del Real Madrid. Dopo il loro vantaggio abbiamo avuto la possibilità di pareggiare e dopo il loro 2-0 non ci siamo demoralizzati. A tratti abbiamo giocato un calcio bellissimo. Quanto fatto questa sera al Bernabeu è qualcosa di grande”.
– Barcellona-Chelsea:
In pochi si aspettavano questo passaggio del turno. Dopo il 2-0 firmato Busquets e Iniesta, e l’espulsione di Terry, forse neanche il tifoso più accanito poteva pensare a un 2-2 finale. E invece il Chelsea è riuscito in questa impresa. Roberto Di Matteo è il principale artefice di questa finale e quindi i giornali inglesi lo hanno candidato a guidare il Chelsea anche nella prossima stagione. Roman Abramovich non prenderà una decisione fino alla fine della stagione: si proverà prima un assalto proprio a Pep Guardiola, l’allenatore eliminato dal nostro connazionale.
– Tabellino:
Barcellona (3-4-3): Valdes; Puyol, Pique (dal 35’ Daniel Alves), Mascherano; Xavi, Busquets, Iniesta, Cuenca (dal 68’ Tello); Messi, Fabregas (dal 74’ Keita), Sanchez. All. Guardiola
Chelsea (4-5-1): Cech; Ivanovic, Chaill (dal 12’ Bosingwa), Terry, Cole; Mata (dal 58’ Kalou) ,Obi Mikel, Lampard, Raul Meireles, Ramires; Drogba (dall’80’ Torres). All. Di Matteo
Arbitro: Cakir
Marcatori: 35’ Busquets (B), 43’ Iniesta (B), 45’ Ramires (C), 90’ Torres (C).
Ammoniti: 32’ Obi Mikel (C), 45’ Ramires (C), 50’ Iniesta (B), 50’ Ivanovic (C), 59’ Cech (C), 71’ Messi (B), 72’ Lampard (C), 89’ Raul Meireles (C).
Espulso: 37’ Terry (C).
– I commenti:
Guardiola:
“Ci abbiamo provato in tutti i modi, si vede che non era il nostro anno. Abbiamo avuto tante occasioni anche questa sera, ma abbiamo concretizzato poco. Il rigore sbagliato da Messi? Se siamo arrivati fin qui e abbiamo vinto quello che abbiamo vinto dobbiamo ringraziare lui. Stasera c’è un po’ di tristezza, ma ora dobbiamo pensare che dobbiamo tornare a vincere
Di Matteo:
“Quando giochi col Barcellona ti devi difendere bene, perché loro occasioni ne creano comunque. Prima delle due partite erano favoriti loro perchè sono i campioni in carica e una squadra di campioni straordinari. Ma la nostra prestazione, specie nel secondo tempo, è stata di grande carattere, con tanta voglia di arrivare a Monaco. Un Chelsea all’Italiana? l’importante per noi è essere in finale. Il mio è un gruppo straordinario, che in queste partite dimostra di avere qualità e motivazioni. Sono felice per i miei, che si meritano questa finale”.
– Flop spagnolo in Champions:
Il calcio spagnolo ha subito dunque un inatteso stop. Real e Barcellona hanno dimostrato di essere due potenze calcistiche molto lontane dai nostri club ma allo stesso tempo si è capito che anche questi club sono battibili: il Barca per via di un possesso palla probabilmente esagerato (non si può entrare in porta col pallone sempre…) mentre il Real per un atteggiamento forse troppo prudente ( evviva i contropiedi).
Questa è la parziale bella notizia per il futuro. D’altra parte, però, l’ennesima prestazione da 5 stelle di una squadra tedesca, non fa che consolidare nel ranking Uefa la posizione teutonica nei confronti dei nostri club: tre squadre erano e tre squadre resteranno per l’accesso alla Champions. Chissà fino a quando…
Foto da AP/LaPresse