Pagellone della 6a giornata di Serie A 2012-13: promossi e bocciati

Palermo - Chievo Verona
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La domenica è il giorno del campionato, il lunedì è il giorno del pagellone. Dopo la 6a giornata di Serie A 2012-13 è tempo di esprimere un giudizio su quel che è stato, sui promossi e i bocciati della massima divisione italiana. Gli occhi di tutti erano puntati su Juventus-Roma e inevitabilmente i voti riflettono l’andamento del match di Torino che ha visto prevalere i campioni d’Italia per 4 a 1. Tra le big continuano a navigare in acque placide il Napoli di Mazzarri e la Lazio di Petkovic, l’Inter risale con la prima vittoria a San Siro mentre il Milan continua a fare un passo avanti e due indietro. Ma il protagonista numero 1 della giornata è stato sicuramente il gold: ben 32 segnati con un solo 0-0 tra Udinese e Genoa. Vediamo nel dettaglio

Promossi

Voto 10: Miccoli, Gilardino, Bianchi. Il bomber, si sa, è come il vino più invecchia e più diventa pregiato. I tre attaccanti di Palermo, Bologna e Torino rispondono sul campo a chi li vedeva come giocatore da far accomodare nel dimenticatoio. La prestazione offerta vale il 10 e lode!

Voto 9: Juventus. Sarebbe stato facile steccare davanti al nemico pubblico numero 1, Zdenek Zeman. Invece i campioni d’Italia mettono tutta la rabbia nelle gambe e affettano i giallorossi in 19 minuti. La Juventus vista contro la Fiorentina era solo una copia sbiadita: la grinta se la sono tenuta per sabato.

Voto 8: Napoli. La banda di Mazzarri continua a tenere testa ai bianconeri. Anche ieri si è tolta dalle secche di Marassi grazie a Edinson Cavani, attaccante mostruoso che vale tutta la valutazione di 60 milioni di euro. Ma non è solo il Matador a stupire, è tutto il gruppo che brilla per compattezza e soldità. Lo scudetto non è solo un sogno.

Voto 7: Lazio. Non era facile rialzarsi dopo due sconfitte consecutive e proprio contro il lanciatissimo Siena, ma la squadra di Petkovic non si scompone e torna a fare le cose per bene. Buono l’innesto di Ederson che può risultare una valida alternativa in mezzo al campo. La zona Champions è alla portata.

Voto 6: Inter. La sufficienza è d’obbligo per la buona prova offerta contra la Fiorentina che è valsa la prima vittoria a San Siro. Potevamo dare anche 7, ma i nerazzurri devono e possono fare di più e la vittoria nel posticipo deve essere lo spartiacque di questo inizio di stagione. Strama, ora bisogna iniziare a correre!

Bocciati

Voto 5: Milan. Vi attendevate un giudizio peggiore? Bisogna considerare il vero valore della squadra di Allegri che sta facendo il massimo con il materiale che ha. I giovani ci sono, i senatori meno e per ricostruire ci vuole tempo e pazienza. Da Parma bisogna ripartire per un buon inizio di secondo tempo da ripetere a San Pietroburgo contro lo Zenit.

Voto 4: Fiorentina. La viola gioca probabilmente il secondo-terzo miglior calcio della Serie A, ma la classifica non lo conferma. Montella deve dare una sveglia ai suoi perché il bello diventi pure concreto. Più che una condanna, una richiesta: ora cercate di vincere. Jovetic per una sera è stato in vacanza…

Voto 3: Atalanta. La dea subisce una umiliante sconfitta tra le mura amiche contro una diretta concorrente alla salvezza. Tanto basta per spiegare il votaccio dato ai nerazzurri. Lo splendido giocattolo visto nella scorsa stagione, capace di annullare una penalizzazione importante e di arrivare a metà classifica dov’è? Disperso sotto la valanga granata.

Voto 2: Chievo. Altra delusione completa di questo inizio di stagione. Di Carlo ci aveva fatto conoscere una formazione gagliarda e capace anche di buone trame. La sconfitta pesante non è solo frutto della classe innata di Miccoli, ma anche di un atteggiamento rinunciatario che non fa ben sperare i clivensi. Rischia di finire il sogno Chievo?

Voto 1: Cagliari. Dopo la manfrina dello stadio, arriva l’ok del Prefetto e i rossublu di Ficcadenti non trovano modo migliore di inaugurare la nuova struttura che perdere dal neopromosso Pescara che ha vinto 1 partita su 5. La squadra sembra essere da salvezza tranquilla, ma poi bisogna fare i punti. Delusione!

Voto 0. Zdenek Zeman. Sì il voto va all’allenatore e non alla Roma. I giocatori hanno vissuto giorni d’inferno sotto la sassaiola della critica bianconeri, fomentata dalle battute del boemo. Forse pensava di gasare i suoi, ma il risultato è stato una squadra svuotata dopo aver combattuto una guerra che evidentemente non sentiva come propria. Urge riscatto immediato.