Pagelle Serie A 38esima giornata: Del Piero, Lamela e Seedorf sugli scudi

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Tempo di verdetti, definitivi e inappellabili per la Serie A italiana. L’ultimo atto è andato in scena ieri, tra il pomeriggio e la serata, l’attenzione non poteva che essere polarizzata dalla festa scudetto tutta bianconera che ha unito Torino nella gioia più bella. Tirando le somme, è stato un campionato tirato, non sempre spettacolare, al gioco spesso sono subentrati altri aspetti, i punti, l’esigenza di mantenere il passo delle grandi, il turn-over obbligato e deleterio che ha tormentato i sonni dei tecnici alla guida di club impegnati su più fronti.

Ma tant’è, i successi, ininfluenti ai fini della classifica, di Juventus e Milan su Atalanta e Novara verranno ricordati per gli ultimi gol segnati dai rispettivi pilastri Alessandro Del Piero e Filippo Inzaghi che hanno voluto tributare nel migliore dei modi l’affetto smodato dei tifosi. Oltre a bianconeri e rossoneri è la sorprendente Udinese di Francesco Guidolin a staccare l’ultimo pass e volare in Europa attraverso i Preliminari di Champions League proprio come accadde la scorsa stagione sperando che non ci sia un altro Arsenal a spezzare i sogni delle zebre. Amarezza per la Lazio che nonostante il 3-1 inflitto all’Inter si dovrà accontentare dell’Europa League, obiettivo sottotono per gli ambiziosi programmi di Lotito. In Europa League accedono anche Inter e Napoli mentre il Lecce ha fatto crac a Verona contro il Chievo e accompagna le già retrocesse Cesena e Novara in Serie B, d’altro canto il Genoa tira un sospiro di sollievo e salva la stagione superando 2-0 il Palermo senza più nessun stimolo.

Voti alti per i veterani
Del Piero. Voto 7.5. Ultima apparizione in maglia bianconera per il capitano osannato a gran voce dal pubblico. si concede il lusso di segnare un gol alla sua maniera, un destro classico e penetrante che gela il portiere atalantino e gli permette di festeggiare sotto la curva. Dopo 58 minut Conte lo rileva per Pepe, per lui una standing ovation meritatissima.

Bonucci. Voto 7,5. Chiude in gran bellezza e in grande spolvero, riscattandosi dalla roventi critiche che hanno caratterizzato buona parte della sua stagione. E’ il faro della retroguardia bianconera, non sbaglia un intervento, è sempre lucido e conciso.

Lamela. Voto 8. Niente da dire sul gioiellino della Roma già proiettata nel futuro. I giallorossi non hanno centrato nessun obiettivo ma possono rasserenarsi per poter disporre del centrale argentino che tornerà utile alla nuova Roma senza Luis Enrique. Segna un gran gol, partorisce assist, serve alla perfezione Bojan.

Totti. Voto 7. Come si suol dire, gli è mancato solo il gol. Corre e si danna, fa male quando ha palla al piede, in fase inattiva è sempre al posto giusto. Alcune giocate sono da applausi.

Santana. Voto 7,5. Il migliore dei romagnoli in assoluto. Si muove bene, tiene la posizione, confeziona l’assist per Del Nero e segna il 2-3, vivace e tecnico è uno dei pochi a salvarsi nella distasteosa stagione bianconera culminata con la retrocessione.

Seedorf. Voto 8. E’ su tutte le palle, sembra sia dotato del dono dell’ubiquità. Firma l’assit per la marcatura di Inzaghi, scheggia due volte il legno, non si da mai pace. I tifosi rimpiangono già la sua partenza.

Inzaghi. Voto 8. Si congeda al caloroso pubblico rossonero come solo lui sa fare. Il gol contro il Novara in rimonta è in perfetto stile Super Pippo, l’uomo che raggira il fuorigioco di qualche millimetro e imbambola retroguardia e portiere.

Ibrahimovic stecca l’ultima
Ibrahimovic. Voto 5,5. Svolge il suo compitino ma niente di più. Il pomeriggio è monopolizzato dai grandi addii e i tifosi non hanno occhi per lo svedese. Poco incisivo, si limita a servire timidi palloni ai compagni con la testa già in vacanza.

Pjanic. Voto 5. Potrebbe far pentire Sabatini di averlo prelevato dal Lione. Meno male che una singola prestazione a fine stagione non fa testo. Svogliato e impreciso, se la prende quando il tecnico lo manda negli spogliatoi.

Guana. Voto 5. Soffre il gioco giallorosso, contiene ma rischia. Non sembra essere una garanzia per il Cesena. Nell’arco dei 90 minuti non è riuscito mai ad imporsi e dettare il suo gioco.

Moralez. Voto 4,5. Dopo una stagione da incorniciare arriva la nota stonata contro i campioni d’Italia. Assente ed impalpabile, la Juve e Buffon lo ringraziano.

Jonathan. Voto 5. Brutta prestazione quella del difensore brasiliano che cozza col bel gioco espresso dai romagnoli vincenti nel derby contro il Bologna.

Olivera. Voto 5. Non incide ed è una rarità vederlo in avanti. Non sostiene quasi mai Cerci, il peggiore dei viola nel match a reti bianche contro il Cagliari.

Nenè. Voto 5.5. Nella prima frazione riesce ad emergere e si fa apprezzare per qualche giocata. Dall’attività febbrile del primo tempo passa all’immobilità nella ripresa quando subisce un vistoso calo fisico e mentale.