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AP/LaPresse
Ancora una medaglia d’oro dalla scherma. L’Italia sportiva vive per la sesta volta la gioia più grande alle Olimpiadi londinesi grazie alla superba prova dei nostri fiorettisti che, non senz qualche difficoltà di troppo, hanno avuto ragione nella finale di fioretto maschile a squadre vinta contro i mai domi giapponesi, sugli scudi fino alla fine. Sesta medaglia d’oro per la spedizione azzurra olimpica che si attesta in sesta posizione nel medagliere gerale alle spalle Cina, Stati Uniti, Gran Bretagna, Corea del Sud e Francia.
Importante sottolineare il grande contributo al medagliere dato dalla scherma e dalle sue specialità nei 14 titoli finora assicurati dagli azzurri che hanno vissuto un’altra giornata sottotono con il quarto posto di Tania Cagnotto nel trampolino da 3 metri, un bronzo perso per soli 20 centesimi dietro la messicana Sanchez Soto e la fortissima coppia cinese Minxia Wu e He Zi rispettivamente oro e argento olimpici. Dicevamo dunque Sesta medaglia d’oro per l’Italia all’Olimpiade di Londra 2012. A rimpolpare il bottino della spedizione azzurra, arrivato così a quota 14 podi, ci ha pensato la squadra del fioretto maschile, che ha conquistato il titolo nella finale contro il Giappone. Andrea Cassarà, Andrea Baldini, Giorgio Avola e Valerio Aspromonte si sono imposti per 45-39 al termine di un confronto equilibrato ed emozionante. Bronzo alla Germania sugli Usa. “Io non guardo le stoccate finali dei miei compagni per scaramanzia. Teniamoci stretta questa medaglia. L’avevo già vinta e ora me ne reimpossesso” – ha festeggiato Cassarà, che aveva già trionfato nel fioretto a squadre maschile nel 2004 ad Atene. “Ero un obiettivo che inseguivamo da tanto tempo. E’ bello: siamo contenti. Questa avventura è partita male; ma è finita benissimo”, ha ricordato Baldini.
“Non ci aspettavamo una resistenza così ardua dei giapponesi, che hanno tirato molto bene. Ci ho messo tutto quello che avevo per questa vittoria e sono felicissimo”, il pensiero di Avola. “I ragazzi hanno tirato benissimo. Il Giappone è stato lì fino al termine: ci ha fatto soffrire”, le parole di Aspromonte. “Sono stati splendidi tatticamente e intelligenti nell’affrontare l’assalto in maniera attenta. I giapponesi erano difficili da affrontare”, ha commentato il presidente della Federscherma, Giorgio Scarso. Con questo oro l’Italscherma ha conquistato esattamente la metà delle medaglie italiane alla XXX edizione dei Giochi, sette su quattordici, di cui tre titoli sui sei totali a conferma dello strapotere azzurro a livello mondiale in questo sport e i mezzi flop raccolti in altre discipline, uscite a vuoto che ci relegano al sesto posto nel medagliere.