Olimpiadi Londra 2012, nuoto: Ye Shiwen al secondo oro, doping o forza della natura?

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AP/LaPresse

Tra le migliaia di atlete in lizza alle Olimpiadi di Londra e a caccia di un posto al sole ce n’è una in particolare che sta facendo discutere. Continua a far scalpore la nuotatrice cinese Ye Shiwen, finora abbastanza sconosciuta, ora sulla cresta dell’onda e sulle prime pagine dei giornali per le sue imprese in piscina. L’atleta classe 1996 di Hangzhou ha conquistato la medaglia d’oro neiìlla finale dei 400 metri misti quando ha stabilito il nuovo record mondiale con il tempo di 4:28.43.

La cinese nuota come Phelps
Tutto canonico se vogliamo, il grande Impero cinese che sforna talenti in quantità e invade tutti gli sport, non a caso il paese orientale è in vetta al medagliere. Ciò che ha colpito, quasi impressionato è come ha nuotato la Shiwen, un vero razzo terra-acqua che ha stracciato le avversarie ed ha migliorato il cronometro dei Mondiali di Shangai del 2011 di ben 7″. Sono stati gli americani a lamentarsi per primi ed insinuare il dubbio facendo scoppiare un caso diplomatico con la Cina. La giovane asiatica ha conquistato l’oro nei 400 misti nuotando gli ultimi 100 metri in stile libero più veloce di Ryan Lochte e Michael Phelps, ecco come la parola doping non ha avuto difficoltà a venire fuori. La Shiwen è risultata negativa a tutti i controlli e la delegazione cinese, invece di giocare in difesa, è andata all’attacco, con il responsabile della commissione medica cinese Jiang Zhixue in prima linea: “Chi dice che non si possa fare anche con l’uomo?».I nostri nuotatori hanno avuto 100 controlli prima di presentarsi a Londra; se il problema sono i risultati clamorosi, che cosa avremmo dovuto dire di Phelps che a Pechino ha vinto 8 medaglie d’oro? Invece siamo stati zitti”.

Shiwen oro senza record nei 200 misti
Nel botta e risposta tra le due super potenze, i delegati oltreoceano sostengono la loro posizione: “Nella storia del nostro sport quando vediamo qualcosa di incredibile, e metto incredibile tra virgolette, la storia ci mostra che c’entra il doping. Quegli ultimi cento metri, a gente che lavora in questo settore da anni, ricordano le nuotatrici dell’Europa dell’est. Ricordano i 400 misti di Michelle Smith a Atlanta” – John Leonard, direttore esecutivo della World Swimming Coach Association e della Usa Swimming Coach Association, ricordando l’irlandese Michelle Smith che vinse i 400 misti nel 1996 e due anni dopo fu bandita per quattro anni per doping. E ieri la cinese delle meraviglie si è ripetuta, bissando l’oro nei 200 metri misti. La gara non è stata sensazionale come la precedente, la Shiwen era terza prima dell’ultima virata, poi ha recuperato terreno ma non ha centrato il record mondiale, un dettaglio che però non frena la polemica tra Stati Uniti e Cina.