Ma lo vogliamo dire che non si vive di solo calcio? Lo ammettiamo che in Italia siamo un filino esagerati e fissati con il calcio? E pensare che negli Stati Uniti a farla da padrone sono basket e football americano; se quest’ultimo da noi è decisamente snobbato, il basket, pur restando relegato negli sport minori, riesce a ritagliarsi qualche spazio televisivo e pagina sui giornali sportivi. In America l’NBA (National Basketball Association) raccoglie consensi e trasforma i suoi giocatori in autentici eroi nazionali.
La serie NBA 2K, sviluppata e prodotta dalla 2K sports, si dedica ormai da anni a questo sport, presentando i suoi titoli già su Dreamcast e GameCube, approdando poi sulle attuali console next gen, PC e Mac; l’ultima incarnazione, dal titolo NBA 2K12, riserverà delle belle sorprese agli amanti del genere. E vuoi mettere la possibilità di toccare finalmente la palla con le mani senza che un arbitro ti fischi dietro?
“Mmh-mh! Per me.. Numero uno!” direbbe un famoso cronista televisivo di basket: quel simpaticone occhialuto, dal simpatico accento inglese, di Dan Peterson che, guarda caso, era ospite proprio alla presentazione di NBA 2K12. Il nuovo capitolo della serie , a un anno di distanza dal precedente e dalle oltre cinque milioni di copie vendute da questo, si appresta a fare nuovamente incetta di riconoscimenti, regalandoci quello si preannuncia come il miglior gioco cestistico di sempre.
Il precedente titolo, NBA 2K11, era già un ottimo titolo, apprezzato da critica e pubblico, non è stato certo necessario rivoluzionare il gioco, ma il team di sviluppo si è concesso diverse migliorie al nuovo titolo. In un ottica di realismo la serie abbraccia un aspetto decisamente televisivo alla rappresentazione delle partite, facendosi aiutare in questo da specialisti del settore. Il restyling grafico parte dall’aspetto dei giocatori, riprodotti in maniera maniacale, tatuaggi compresi, per passare poi alle animazioni, più fluide e naturali che in passato, che rendono l’azione decisamente più realistica.
In termini di gameplay invece NBA 2K12 ha adottato un nuovo sistema di gestione delle collisioni che prende in considerazione velocità, direzione e fisicità dei giocatori; il risultato si traduce in scontri ed impatti molto più realistici e credibili.
Tra le varie modalità di gioco, oltre a Il mio giocatore che ci permette di creare il nostro giocatore ideale, spicca sicuramente la Greatest Players che ci permetterà di giocare e rivivere quindici storici match e quindi di far scendere in campo delle autentiche stelle del basket, vecchie e nuove. Altra caratteristica di questa modalità saranno i dettagli che accompagneranno ogni incontro: una partita degli anni sessanta ad esempio sarà presentata con immagini in bianco e nero, divise e scritte a bordo campo saranno legate al periodo storico, così come le regole di gioco vigenti all’epoca.
NBA 2K12 uscirà il 7 ottobre per PC, PS3, Xbox360, Wii e PSP; si tratta di un prodotto davvero ben confezionato, curato sotto diversi punti di vista e destinato a bissare il successo del precedente titolo. Chissà se riuscirà a convincere anche noi italiani che la palla si può prendere anche con le mani, a volte.