Milan-Inter, derby in declino. Le milanesi sono in crisi

Inter - Milan
Milan-Inter al tempo della crisi. Viene da ironizzare in vista del derby della Madonnina di domenica sera. Sembrano lontani anni luce i tempi di Mourinho e Ancellotti, di Ronaldinho ed Eto’o, di Ibrahimovic da ambo le parti. Oggi sono tutti andati via, per scelta, per soldi o per un progetto che credevano migliore e siamo qui in attesa di commentare la stracittadina di Cassano contro Pazzini, oggetti di un scambio che ha infiammato l’estate del calciomercato. Sarà anche la sfida, e questo non può che essere letto come un segnale positivo, tra Philippe Coutinho e Sthepan El Shaarawy ventenni di belle speranze che hanno preso per mano Inter e Milan in questo momento storico che potremmo definire di povertà. Ma tant’è e dobbiamo far le nozze con i fichi secchi. Il risultato è però sotto gli occhi di tutti: biglietti invenduti e rischio buchi vuoti nel tempio sconsacrato di San Siro.

Le voci dei protagonisti
I bookmakers vedono l’Inter sfavorita solo dal fattore casalingo, ma in questo inizio di stagione i nerazzurri si sono rivelati più costanti come testimonia anche la classifica. Massimo Moratti però sa che nei derby spesso vince l’underdog e chiarisce il suo pensiero alla stampa: “Arriviamo al derby con tante speranze di far bene come ieri sera. Inter favorita? Nel derby non si sa mai“. Dall’altra c’è un Milan che arriva da San Pietroburgo con tre punti in tasca e qualche certezza in più. A delineare gli scenari futuri è il capitano Massimo Ambrosini: “Stiamo crescendo nelle ultime partite, adesso abbiamo bisogno di risultati e il derby arriva nel momento giusto. Il nuovo modulo è buono, la differenza può farlo il modo in cui viene interpretato. Una squadra che riesce a cambiare più moduli in una partita è molto importante nel calcio moderno“.

La sfida in campo
La sfida si giocherà probabilmente in mezzo al campo ed è lì che l’Inter può vantare un leggero vantaggio. Montolivo e De Jong (probabili titolari) valgono Cambiasso e Gargano, ma i nerazzurri hanno un Guarin che se ripetesse la prestazione di ieri sera potrebbe muoversi da gigante in un reparto pieno zeppo di mediani da ambo le parti. In attacco El Shaarawy è forse il giocatore più in forma dei 22 che saranno in campo, ma non può decidere da solo la partita. In difesa l’Inter sembra aver trovato la sua stabilità, Allegri invece si trova in grande difficoltà e dopo la partenza di Thiago Silva non è neppure una sorpresa. Insomma una partita che sembra destinata a decidersi con un episodio, ma attenzione: per vedere tanti gol non è necessario che ci siano tanti campioni.