La sconfitta dell’Arsenal, secondo a quattro punti ma con una gara sola ancora da giocare, rende il Manchester City campione d’Inghilterra per la terza volta consecutiva con tre turni d’anticipo
Il Manchester City fa davvero paura. Ma L’Inter non può davvero mettersi di averne. L’occasione è assolutamente strepitosa, sicuramente imprevista alla vigilia di questa stagione.

Anche se i numeri della squadra fanno paura. Per il City si tratta del quinto titolo in sei anni, tutti con Pep Guardiola. Il terzo di fila.
Il Manchester City dei record
L’altro uomo dei record è senza dubbio Erling Haaland. L’attaccante norvegese è arrivato al Manchester City a peso d’oro. Qualcuno lo aveva definito anche “sopravvalutato e tecnicamente limitato”. Chissà se il giudizio sarà rivisto alla luce del suo rendimento stratosferico in quella che è la sua prima stagione in assoluto di Premier League.
Il bomber 22enne detiene ora il record di gol segnati in una singola stagione di Premier League con 36 gol, superando il record precedente stabilito da Andy Cole e Alan Shearer che resisteva da quasi trent’anni. E ha altri tre turni di campionato per migliorarsi, a cominciare dalla sfida in programma domani pomeriggio contro il Chelsea.
Haaland Ha segnato è entrato nel Five Star Club di Champions League dopo i cinque gol segnati al Lipsia a marzo che lo portano sullo stesso livello di Luiz Adriano (2014) e Lionel Messi (2012) nel marcare cinque reti in una singola gara.
I numeri di Erling Haaland
In tutto i suoi gol includendo tutte le competizioni di questa stagione sono 52. Difficile possa fare meglio Dixie Dean, che nell’Everton nel 1927/28 ne segnò addirittura 63. Ma all’epoca si giocavano molte più partite. Haaland è stato, se così si può dire, ‘gestito’.
Cosa che non gli ha impedito di realizzare qualcosa di assolutamente straordinario: con almeno cinque partite ancora da giocare, due delle quali per altrettanti trofei. La finale di FA Cup, in programma a Wembley contro il Manchester United e la Champions League, la cui finale si gioca il 10 giugno a Istanbul.
Gary Neville, talent e commentatore di Sky Sport lo ha definito unico, destinato a poter diventare il più forte attaccante di sempre in Premier League: “Ha tutto, è una combinazione letale di Harry Kane, Wayne Rooney e del miglior Ronaldo (Fenomeno, non Cristiano n.d.r.). Ha passo, corsa e potenza ma anche uno straordinario senso della posizione e un tiro estremamente preciso e puntuale. Non segna mai un gol uguale all’altro”.

Il gran finale
Il Manchester City ha di fronte tre partite di campionato: il Chelsea, ultima partita in casa di Premier League, poi le due trasferte con Brentford e Brighton. Quindi il gran finale: il 3 giugno a Wembley la finale di FA Cup. La settimana dopo la partita dell’anno contro l’Inter per cancellare quella che a oggi è stata la maledizione del City con Guardiola, la Champions League, che il tecnico ha vinto una volta da giocatore e due da tecnico con il Barcellona. Ma mai da allenatore del City.
E Haaland – soprannominato Daemon per la sua sorprendente somiglianza con Daemon Targaryen, personaggio altrettanto biondo e dai capelli lunghi di House of the Dragon si sta preparando. All’Inter il compito di trovare un modo per fermare una macchina perfetta che sta vivendo uno stato di grazia assoluto.