Maglia Inter 2013: tifosi contro il rosso del diavolo

maglia inter

“Raccapricciante”. Questo il termine usato dai tifosi nerazzurri per prendere le distanze e bocciare su due piedi e senza ripensamenti la seconda maglia scelta dal presidente Massimo Moratti per la stagione 2012-2013, ormai conosciuta come la maglia della discordia. E’ scoppiato un caso in casa Inter, ad Appiano Gentile come in tutti i punti di ritrovo per i sostenitori della fede nerazzurra non si parla d’altro e il dissenso sembra essere unanime. Non piace per niente quella divisa total red, una maglia originale certo, molto eccentrica, considerata una beffa per la Curva Nord 1969, da 40 anni portavoce di tutto il popolo del Meazza.


Il rosso della discordia

“Pensavamo di aver visto di tutto, con il passare degli anni. E a (proprio) tutto abbiamo dovuto sottostare per l’affetto che ci lega ai nostri colori. Sì, ai nostri colori, il nero e l’azzurro, che da sempre compongono le nostre bandiere, riecheggiano nei nostri canti e sono fonte di ragione di vita per taluni” – si legge nella missiva spedita dai tifosi a Massimo Moratti. Il numero uno nerazzurro, solo qualche giorno fa in occasione della presentazione ufficiale delle nuove maglie, spiegò con orgoglio la scelta del colore rosso sulla divisa da trasferta. Il rosso rappresenta al meglio la città di Milano, è sempre distinguibile oltre ad evocare coraggio e determinazione, qualità che Moratti spera caratterizzino l’annata della Beneamata.

Nessuno indossi quella maglia
Al contrario, quel rosso accecante è un pugno in un occhio per i tifosi che detestano la divisa away e stanno chiedendo a gran voce il ritiro immediato: “Una trovata da premio Nobel, un vero e proprio pugno in un occhio ed un altro allo stomaco da lasciare senza fiato. Un insulto alla nostra storia e alle nostre tradizioni, in nome del Dio denaro che, ormai, ha posto le logiche di marketing in cima ad ogni graduatoria di valori. Probabilmente l’ideatore di questa genialata è stato catapultato all’improvviso sulla terra da Saturno, per non sapere che il rosso è prerogativa di un’altra squadra con la “s” minuscola… Evidentemente non si è mai presentato allo stadio durante un derby, altrimenti avrebbe visto due colori troneggiare nei rispettivi settori: da una parte il blu e dall’altra il rosso, separati, ben distinti e lontani tra loro, simbolo di una contrapposizione e di una rivalità che mai potrà venir meno” – è il contenuto della lettera indirizzata a Moratti. Il popolo nerazzurro dunque non vuole sentire ragioni e non scenderà a compromessi, la richiesta è chiara: “Invitiamo gli interisti a non acquistare tale indumento e non presentarsi allo stadio indossandolo, né in curva, nè altrove”. La parola passa ora a Massimo Moratti.