Una partita di calcio porta con sè tensione, coinvolgimento e pathos sia per i giocatori in campo che per i tifosi assiepati sugli spalti. Le emozioni sono amplificate in modo esponenziale se il match in questione fa parte di una manifestazione internazionale e a giocare è la propria nazionale del cuore. Quando in campo è rappresentato il proprio paese anche le persone meno sportive e che di solito seguono poco il gioco del calcio, tifano e sono coinvolte in prima persona. Ciò che è successo durante la semifinale tra Italia e Germania disputata all’ultimo Europeo in Polonia e Ucraina deve far pensare o, al contrario, il fatto potrà essere minimizzato e svuotato di ogni significato.
La farsa dell’Uefa
Il decorso di quella gara, assolutamente memorabile per i colori azzurri, lo ricordiamo tutti. Mario Balotelli ha vestito i panni di mattatore della serata, stendendo i panzer di Loew con una doppietta d’autore che ha mandato l’Italia in finale contro la Spagna ed eliminato i tedeschi dalla rassegna. Dopo il raddoppio di Super Mario, intorno alla mezz’ora della prima frazione, la Rai, come tutte le altre emittenti che in modo esclusivo si sono accaparrate i diritti televisivi per seguire gli Europei, ha mandato in onda l’immagine di una tifosa tedesca che piangeva. La sequenza è chiara e si vede la supporter alemanna asciugarsi una lacrima che le scende sulla guancia sinistra mentre rivolge quasi sconsolata lo sguardo in aria. Nessuno poteva scoprire l’artefatto, tanto era fatto bene. La tifosa in questione è Andrea di Dusseldorf che pochi secondi dopo il gol di Balotelli si è vista intasare il cellulare di messaggi inviatele da amici che naturalmente cercavano di incoraggiarla considerato che mancava ancora tanto al triplice fischio finale e la Germania avrebbe avutotutto il tempo per recuperare.
La rivolta di tifosi e giornalisti
La sorpresa di Andrea è stata immediata. Da lì a qualche giorno è scoppiato il caso. “Abbiamo chiaramente detto alla Uefa che i tifosi tedeschi si aspettano che le immagini trasmesse siano realmente in diretta. Ogni forma di censura o manipolazione è assolutamente inaccettabile” – ha affermato Joerg Schoenenborn, della rete ARD, raccogliendo le proteste dei suoi colleghi. L’Uefa ha manipolato ad arte la scena, proponendo lo spezzone della tedesca in lacrime dopo il secondo gol di Balotelli quando in realtà Andrea si è sì commossa, ma durante l’esecuzione dell’inno nazionale della Germania. L’organo federale che sovraintende al calcio europeo si è giustificato così: “Volevamo trasmettere il lato umano della partita, le emozioni e la tensione sofferta dai tifosi tedeschi. Simili operazioni non saranno più effettuate durante replay o riprese in diretta per evitare fraintendimenti”.