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Leo Messi è il calciatore più forte del calcio moderno, siete dei suoi fans e conoscete tutto di lui? Vediamo le 10 cose che potreste non sapere sull’asso argentino. Il campione del Barcellona, negli ultimi anni, ha avuto un ruolino di marcia di pazzesco condito da trofei e titoli personali. Nella sua bacheca sono presenti: 4 Champions League vinte, 3 Supercoppe europee, 2 Mondiali per club, 7 campionati spagnoli oltre a svariate atre coppe come 3 Coppe del Re e 6 Supercoppe di Spagna. Messi ha vinto anche l’oro olimpico nel 2008 ed è stato premiato 4 volte con il Pallone d’oro. Oggi però abbiamo voluto cercare le 10 curiosità che anche i fans più attenti potrebbero non conoscere sull’asso del Barcellona. Sfogliate le pagine per scoprire i segreti della ‘Pulce’.
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10. Cure Ormonali
Una cosa risaputa di Leo Messi è il suo problema di insufficienza ormonale che lo colpì da ragazzino. L’asso del Barcellona non riusciva a crescere e si era fermato a 140cm. Grazie alla cura di ormoni è arrivato fino agli attuali 168cm e queste cure non furono pagate dal Barcellona bensì dal servizio sanitario argentino.
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9. Firma sul tovagliolo
Messi gioca nel Barcellona ormai da una vita. Ai tempi fu selezionato dai blaugrana grazie ad un video nel quale la pulce riuscì a fare 113 palleggi con una arancia. Il video, confezionato dall’allora agente Soldini, fu inviato al Barça dove tutti rimasero stupiti delle abilità del ragazzo e da lì ci fu la decisione di acquistare il calciatore. Il suo primo contratto fu siglato su di un tovagliolo.
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8. No al catalano
Anche se vive a Barcellona ormai da molto tempo, in realtà Messi non parla mai con la lingua del posto preferendo sempre lo spagnolo con cadenza argentina al posto del catalano. Persone molto vicine a Messi però hanno confermato che, quando beve per una vittoria di un trofeo, esulta con i tifosi parlando solo con la lingua del posto.
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7. Gol per la nonna
Messi è sempre osannato dalla stampa di tutto il mondo tranne quando veste la maglia dell’Argentina. Alcune malelingue insistono sul fatto che la ‘Pulce’ non riesca ad incidere come al Barcellona in quanto non sia innamorato della maglia e della sua nazione. Ma Messi ama sia l’Argentina sia la sua famiglia. Ha rifiutato in passato di indossare la camiseta della Spagna e tutti i suoi goal son sempre dedicati alla nonna, scomparsa quando il giocatore aveva 10 anni.
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6. Giovane sconosciuto
Leo Messi ha lasciato l’Argentina per la Spagna quando ancora era un bambino. Col passare degli anni e con le qualità sempre più in evidenza fu scelto e selezionato anche dalle nazionali giovanili. Essendo l’unico giocatore fuori dal suo Paese fu convocato con delle lettere postali e spesso queste erano errate con nomi tipo “Leonel Mecci”.
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5. Amante della Coca Cola
Leo Messi da ragazzo era un amante della Coca Cola seppur crescendo divenne un testimonial della rivale Pepsi. Quando ancora viveva in Argentina gli fu proibito dai propri familiari di bere quella bevanda in quanto pensavano potesse essere la causa della sua insufficienze ormonale.
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4. Leader vero
Tutti pensano che Leo Messi sia una persona poco carismatica e che non abbia un peso specifico nello spogliatoio del Barcellona e della Nazionale. Tutto falso in quanto viene molto rispettato e ascoltato tanto che calciatori illustri come Eto’o e Ibrahimovic furono fatti fuori più dall’argentino che dal Barcellona.
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3. Parola per lui
“inmessionante” è la parola inserita nei dizionari di spagnolo direttamente riferita a Messi; l’aggettivo inserito nel vocabolario recita cosi: “calificativo referente a Messi; a su manera perfetta de jugar a fùtbol, a su capacitad illimitada dè autosuperacìon.”
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2. Dolce dormire
Leo Messi, fin da bambino, ha sempre amato dormire. Nei giorni di relax riesce a dormire anche per 12 ore consecutive senza fermarsi. Da bambino, per via delle pesanti cure ormonali, era spesso costretto a letto e di conseguenza ha sviluppato questa voglia di riposarsi per tantissime ore.
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1. Scartato dal Como
All’età di 15 anni fu scartato dal Como di Enrico Preziosi. L’attuale numero 1 del Genoa ha spiegato che l’attuale campionissimo del Barcellona fu proposto al club lombardo ma che non fu acquistato per diversi motivi tra i quali l’altezza ridotta e le condizioni di acquisto svantaggiose per un minorenne extracomunitario.
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