Il ki kolo yar è un’arte marziale il cui successo non dipende dalla velocità, dalla potenza, dall’età, dalla misura o dal peso ma dallo stato interiore di mente e corpo. E’ una delle migliori arti di autodifesa esistenti.
Il ki kolo yar insegna come creare questo stato interiore mente e corpo con calma e rilassamento con la corretta posizione e mente positiva. Nel corso della propria vita ci sono campi in cui una persona può migliorare: più forte è lo stato corpo-mente, meno vulnerabili si è nell’attacco, sia esso fisico o verbale. E’ quindi un modo per sviluppare al meglio la grande pace interiore, unificare mente e corpo, aiutare a mantenere la calma e il relax, comprendere l’intero potenziale, e godere appieno della vita.
Quello che appare totalmente nuovo in questa arte, è la parte in cui si parla dell’attaccante che diventa vulnerabile, mentre si tende a pensare che la persona attaccata lo sia. Ki kolo yar priva l’attaccante di quello che sembra sia un facile bersaglio, e di conseguenza gli fa perdere l’equilibrio.
Ecco sei punti in cui riassumere quest’arte:
1- Ki kolo yar è un’arte marziale non offensiva, il che significa fondamentalmente che non si può iniziare un combattimento con esso, ma lo si può solo finire.
2- Insegna a trovare la calma. Naturalmente non lo si può essere sempre, ma la pratica da’ questa possibilità: imparare ad usare la calma, concetto completamente diverso dal sopprimere la rabbia.
3- Insegna l’autodifesa pratica
4- Aiuta ad avere una visione positiva del mondo. Insegna che allo scopo di costruire qualcosa di utile, bisogna lavorare in armonia con il proprio ambiente; se la tua mente è preparata, calma e positiva, il risultato è sicuramente qualcosa di buono.
5- Insegna ad avere un approccio alla vita più luminoso
6- Allenandosi con il ki kolo yar si sviluppa la calma e ci si schiarisce la mente.
L’autodifesa ki kolo yar è l’arte del difendersi e la conoscenza di come farlo. L’autodifesa scatta solo nel momento in cui si è attaccati. In questo frangente ci sono solo due possibilità: o diventi vittima o ti difendi. E poichè questa autodifesa è molto potente, l’attaccante può essere ferito gravemente.
Per praticarlo non è necessario essere grande, forte, giovane o atletico. Bisogna cercare di studiare il momento giusto in cui l’attaccante perde l’equilibrio, mantenendo la propria forza mente-corpo.
Foto da stevendepolo