Battuta ai tempi supplementari dal Siviglia, la Juventus abbandona l’obiettivo Europa League che era diventato prioritario considerando le inchieste e le possibili sanzioni
Allegri aveva definito questa stagione che si sta avviando alla sua conclusione ‘folkloristica’. Questo prima della semifinale persa a Siviglia, 2-1 ai tempi supplementari.

Chissà come la definirà adesso che la Juve si vede costretta ad abbandonare tra mille rimpianti anche l’Europa League.
Juventus, battuta ai tempi supplementari
Tra tante partite risolte anche un po’ di fortuna secondo la filosofia del muso corto, stavolta la Juventus esce in modo quasi paradossale, al termine di una partita tutto sommato giocata anche bene e con tante occasioni da gol create. Ma irrimediabilmente sciupate. Sono almeno cinque le occasioni che la Juventus spreca malamente alcune delle quali fin dal primo tempo.
Bravo e sfortunato Gatti che incorna su calcio d’angolo trovando una gran parata di Bono. Sfortunatissimo Fagioli, fino a quel momento uno dei migliori, costretto a lasciare in campo con una clavicola quasi certamente fratturata. La sfortuna si traduce anche in un palo di Kean.
Vantaggio Vlahovic, pareggio Suso
In conto però bisogna mettere anche le parate di Szczesny, decisivo sia nel primo che nel secondo tempo con numerosi interventi prodigiosi in un crescendo che lo vede addirittura mostruoso negli ultimi minuti quando toglie dalla porta un gran tiro di Gil e un micidiale colpo di testa di En Nesyri.
I gol. La Juve si presenta in avvio di ripresa con Chiesa e Vlahovic in campo. Ed è proprio il serbo a sbloccare il risultato con una micidiale azione che sorprende la difesa del Siviglia completamente sbilanciata. Un gol che assume un peso specifico fondamentale. Ma che la Juve non riesce a sfruttare.
In un ambiente infuocato la Juve fatica a mantenere il pallino del gioco e con il passare dei minuti cede campo e iniziativa. Inevitabile il pareggio degli andalusi che arriva su una palla persa sciaguratamente da Chiesa, con Suso (ex Milan e Genoa), appena entrato in campo, e protagonista di un gol stratosferico con un gran tiro all’incrocio.

Supplementari fatali
Si va ai supplementari. Szczesny continua a fare miracoli mentre la Juve fa sempre più fatica a uscire dalla propria trequarti. Trascinata dal suo pubblico il Siviglia raddoppia: Gil trova spazio a sinistra dove Cuadrado non copre abbastanza e mette al centro un pallone perfetto che Lamela, altro ex della Serie A (Roma) insacca di testa. Stavolta Szczesny non ci arriva.
Tra perdite di tempo e ostruzionismo in un clima sempre più ostile, nonostante gli ultimi minuti in superiorità numerica a causa dell’espulsione di Acuna, la Juve non passa. Chiesa spreca l’ennesima palla gol, quella del potenziale pareggio, e la Juve esce a testa bassa. Errori in attacco, un pareggio su una palla persa, altre occasioni fallite in avvio di supplementari. Troppe concessioni.
Per la Juventus l’Europa finisce. Il Siviglia giocherà in finale a Budapest, stadio Ferenc Puskas, alle ore 21 di mercoledì 31 maggio. Tre squadre italiane in finale europea: l’Inter – in Champions League – la Roma, in Europa League e la Fiorentina, che batte in trasferta il Basilea (1-3) e giocherà la finale di Conference League contro il West Ham.