Sotto la pioggia di Liegi, una brutta Italia ha perso per 2-0 contro l’Irlanda di Trapattoni. Poche e confuse le idee per gli Azzurri imbrigliati bene dal pressing irlandese. Le reti di Andrews al 36′ del primo tempo e di Cox al 45′ nella ripresa hanno quindi sancito la vittoria del Trap sull’allievo Prandelli.
Si è chiusa così come si era aperta, e cioè con una sconfitta in amichevole ( allora per 1-0 contro la Costa d’Avorio), la stagione azzurra targata Prandelli. Prima di andare in vacanza e per lo più di fronte a 20.000 italiani accorsi ad applaudire a Liegi la squadra azzurra, ci si aspettava sicuramente un altro tipo di prestazione.
Da quattro partite (Germania, Slovenia, Ucraina ed Estonia) l’Italia stava giocando un calcio più che buono: questo stop sicuramente non ridimensiona tutto il lavoro fatto quest’anno dal nostro ct ma di certo risalta le difficoltà della nostra squadra contro squadre che fanno del pressing alto la loro arma principale.
Abbastanza deluso Prandelli a fine gara: “Ci sono mancate l’intensità, la profondità. Abbiamo sbagliato l’approccio, a quel punto entrare in partita diventa complesso. Questa partita ci farà riflettere, il problema era di movimenti in avanti, eravamo fermi e non attaccavamo la profondità. Abbiamo spinto sugli esterni ma con tempi sbagliati, è una sconfitta che deve far riflettere. Trapattoni? Se proprio dovevamo perdere, giusto farlo con lui”.
Sicuramente più felice Trapattoni: “Due considerazioni la prima è che entriamo in campo sempre per vincere: si soffre molto ma noi esigiamo il massimo delle nostre possibilità, l’altra è la vittoria non per ripicca perchè l’Italia e sempre l’Italia. Anzi devo dire a Cesare di continuare così perché l’Italia è una buona squadra con un bel gioco. Noi guardiamo al nostro, abbiamo fatto bene in Carlin Cup, vinto in Macedonia nelle qualificazioni e anche oggi con il nostro temperamento siamo riusciti a portare a casa il risultato, anche se l’Italia meritava il pareggio. Avevamo assenze importantissime, ci tenevamo a fare bella figura e non perdere. Era un test importante per il carattere di questi altri giovani”.
Il Trap ha anche analizzato la mossa di marcare stretto Pirlo: “Io conosco le sue qualità e quello che può fare e ho prestato attenzione su questo. Abbiamo preparato la partita guardando alle caratteristiche degli attaccanti azzurri, nello stesso tempo la forza del centrocampo e la spinta sugli esterni.
Poi anche un giudizio su Giuseppe Rossi: “E’ un giocatore che può creare sempre problemi con la palla tra i piedi. Adesso non è più un ragazzo, può capire certe cose e avere la testa sulle spalle. E’ molto simile a Paolo Rossi per rapidità, scaltrezza nell’intuizione del gol. Il suo valore è insindacabile ma non tutte le ciambelle riescono col buco e oggi con i nostri stopper era difficile”.
Rammaricato per il risultato è Giorgio Chiellini: “L’unico modo di segnare che avevano era su calcio piazzato, e purtroppo abbiamo preso il gol proprio così. Poi, in occasione del secondo gol, ancora non mi spiego come abbiano potuto segnare. Dovevano avere un pizzico in più di concentrazione ed agonismo, quello che venerdì scorso avevamo ed oggi no. E’ mancata anche la cattiveria agonistica, tante volte è qualcosa d’inconscio. Nella squadra irlandese non ho visto tutta questa qualità, lanciavano sempre questa palla senza mai farla girare per creare un’azione pericolosa. Per questo mi girano le scatole, doveva finire in un altro modo”.
Di sicuro ad agosto contro la Spagna ci sarà uno spirito diverso: basterà per cambiare il risultato?
– Le pagelle:
ITALIA (4-3-1-2): Viviano 5,5; Cassani 5,5, Gamberini 6, Chiellini 6, Criscito 6(65′ Balzaretti 6); Marchisio 6, Pirlo 5,5 (46′ Palombo 6), Nocerino 5,5 (59′ Giovinco 6); Montolivo 5; Rossi 6 (46′ Matri 6), Pazzini 5,5 (59′ Gilardino 5,5). All: Prandelli 5,5.
IRLANDA (4-4-1-1): Forde 6; McShane 6, St. Ledger 6,5, O’Dea 6,5 (83′ Kelly sv), Ward 6 (92′ Delaney sv); Coleman 6, Foley 6(59′ Whelan), Andrews 6,5, Hunt 7; Long 5,5 (59′ Cox 6); Keoght 6 (75′ Treacy 6). All: Trapattoni 7.
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