Italia-Inghilterra: Prandelli ha deciso il modulo

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AP/LaPresse

Il grande giorno si avvicina e Cesare Prandelli, a differenza di tutti gli altri commissari tecnici ancora in gara agli Europei di calcio sembra non sostenere la pre tattica ed ha le idee molto chiare, o quasi. Dal ritiro azzurro di Cracovia in Polonia, il ct di Orzinuovi sta sperimentando in particolare due moduli, due assetti tattici che coincidono con i due tipi di formazione già viste nei match del girone eliminatorio. Pochi dubbi su questa Italia che domenica sera a Kiev, per la prima volta in terra ucraina, affronterà la solida Inghilterra bramosa di proseguire la competizione e ritornare grande a livello continentale.

Il 4-3-1-2 è favorito
Il 3-5-2, modulo solido con Daniele De Rossi arretrato, l’abbiamo apprezzato e a volte criticato contro la Spagna all’esordio e nel match successivo con la Croazia di Bilic. Il 4-3-1-2 più sbilanciato ma necessario a rendersi più pericolosi in avanti è stato schierato contro l’Irlanda di Trapattoni, con successo. Su quale formazione ricadrà la scelta finale? La nazionale di Hodgson è insidiosa, Wayne Rooney è sempre una garanzia sempre pronto a far male, gli esterni sulle fasce si trasformano in fonti inesauribili di palloni e azioni e di certo molto più tecnici e preparati di quelli irlandesi. Su questi presupposti è molto probabile che l’ex tecnico viola preferirà il 4-3-1-2 con la difesa a quattro a presidiare l’area protetta da Buffon e scongiurare gli assalti britannici, il centrocampo orchestrato dalla grazia di Andrea Pirlo, un trequartista a ridosso della coppia offensiva. Mario Balotelli ci sarà, questo è sicuro. Nonostante le intemperanze e nonostante il mezzo infortunio patito, contro la nazionale della Regina ai quarti serve il calibro di un attaccante come Super Mario a segno con la splendida sforbiciata nel 2-0 inflitto all’Irlanda.

Montolivo o Nocerino le novità
Questo modulo ci permetterà di aggredire meglio l’Inghilterra di Hodgson schierata col classico 4-4-2, di filosofisa difensivista, quasi “catenacciara” ma molto reattiva nel ripartire con velenosi contropiedi. Se sul modulo non ci sono più dubbi, possono però cambiare le pedine sulla scacchiera. Cassano o Di Natale al fianco di Balotelli è la prima scelta a cui Prandelli dovrà dare soluzione, in bilico la presenza di Thiago Motta, l’oriundo che non sta lasciando il segno ad Euro 2012 e al quale Prandelli potrebbe preferire la freschezza atletica e l’entusiasmo di Montolivo o Nocerino. In questo modo i temuti esterni inglesi sarebbero neutralizzati, sulla carta, a De Rossi l’incombenza di aggredire la mente dell’undici di Hodgson, un tale Gerrard.