Il Milan doveva realizzare una grandissima impresa per ribaltare lo 0-2 della partita d’andata, e non c’è riuscito anche per via di una condizione fisica precaria e stanca, passa l’Inter
Vince l’Inter: non ci sono dubbi e non ci possono essere recriminazioni. Paolo Maldini, il primo tra i rossoneri a commentare davanti alle telecamere il risultato della doppia sfida, riconosce la netta superiorità dell’Inter: “Auguriamo loro il meglio, hanno meritato” dice l’ex capitano che quella coppa l’ha alzata.

Dunque molti meriti dell’Inter. Ma anche molti demeriti del Milan. E non solo di Pioli o dei giocatori che in questa fase decisiva hanno giocato in condizioni difficili e con il fiato corto.
Inter-Milan, dominio nerazzurro
Il Milan paga anche qualche errore di valutazione e forse di sopravvalutazione in fase di mercato con troppi giocatori che non sono mai entrati in condizione né si sono rivelati decisivi: De Ketelaere, Origi. La flessione atletica e fisica ha fatto il resto in un momento certamente pessimo, e non semplicemente poco brillante. Per i rossoneri è la terza sconfitta consecutiva, la terza partita senza segnare nemmeno un gol.
Troppo poco hanno fatto i rossoneri sotto l’aspetto dell’organizzazione del gioco per cercare di rimediare a una situazione molto pesante fin dalla sfida d’andata. L’approccio del Milan è ancora una volta cauto, timoroso, persino troppo prudente.

Rossoneri in forte flessione
Le due occasioni da gol che il Milan riesce a costruire rimangono lettera molta. Clamorosa la palla gol che Brahim Diaz regala alle mani di Onana da ottima posizione. Egoista la conclusione di Rafael Leao, schierato in campo dal primo minuto, che mette sul fondo da una posizione ideale per appoggiare al centro lo smarcato Giroud. Il resto è poca cosa.
L’Inter senza dovere fare cose straordinarie si limita a controllare per chiudere la partita con un tono brillante. E se da una parte i cambi del Milan non portano assolutamente nulla, quelli dell’Inter – anche un po’ forzati a causa dell’infortunio di Mkhitaryan – diventano decisivi. L’assist vincente per Lautaro Martinez è di Lukaku, entrato da pochi minuti. E da lì in poi è Maignan, che sul tiro vincente dell’argentino ha qualche responsabilità, a evitare che il passivo diventi ancora più ampio.

In attesa degli avversari
Il Milan deve ora mettere la testa alle ultime tre giornate di campionato per salvare il salvabile e cercare di recuperare uno dei piazzamenti utili per prendere parte alla prossima edizione di Champions League. Cosa che, viste le ultime prestazioni della squadra, è tutt’altro che scontata.
Inter che attende il risultato della seconda semifinale – il Manchester City ospita il Real Madrid dopo l’1-1 di martedì scorso – per conoscere l’ultima avversaria, che affronterà all’Ataturk Olympic Stadium di Istanbul il 10 giugno alle 21.