Una Roma ostinata e attenta difende il gol della gara d’andata e si iscrive per la seconda volta consecutiva alla finale per un trofeo europeo
Finisce con Mourinho e i suoi giocatori in trionfo sotto la curvetta dove i tifosi della Roma per la seconda stagione consecutiva vivono una splendida estasi europea.

Non è una vittoria, ma vale molto di più lo 0-0 difeso con ostinazione dalla squadra giallorossa a Leverkusen al termine di una partita estremamente attenta.
Roma, basta lo 0-0
Roma che si trova ancora una volta a dover giocare con tanti problemi da risolvere considerando le assenze, gli acciacchi i tanti impegni in pochi giorni e una panchina estremamente corta. La squadra è costretta ad amministrare anche le forze e non solo il risultato. Contro una squadra non particolarmente tecnica e nemmeno spettacolare ma capace di slanci improvvisi, soprattutto con il suo uomo (ha solo 19 anni) più imprevedibile: Wirtz.
Per il resto il Bayer Leverkusen si ostina a cercare con estrema insistenza le conclusioni dalla distanza: anche perché la Roma di spazi ne concede davvero pochissimi.
Ordinata, attenta, ostinata
Con il passare dei minuti la squadra giallorossa si ritrova a dare tutto in condizioni di estrema difficoltà. Si fa male Spinazzola, costretto a uscire per problemi muscolari. Poi anche Mancini, che resta in campo stringendo i denti. Quindi Celik anche lui forzato a chiedere il cambio. Con il passare dei minuti la squadra di Mourinho si chiude sempre di più concentrandosi solo sulla fase difensiva. Ma lo fa con un certo ordine e senza cedere a un inevitabile nervosismo.
Dalle parti di Rui Patricio arrivano un gran numero di conclusioni, alcune anche pericolose, ma mai decisive. Il portiere para quello che è necessario senza mai correre troppi rischi.

Finale trionfale
E così, con qualche patema d’animo e moltissimo sacrificio, la Roma porta a casa l’unico risultato che conta e che trascina la squadra alla finale in programma a Istanbul contro il Siviglia dell’ex Erik Lamela, decisivo nella vittoria contro la Juventus, eliminata.
L’Italia porta tre squadre in finale: Inter in Champions League, Roma in Europa League, Fiorentina in Conference League grazie a una vittoria a Basilea, 1-3.
La Juve, per contro, lascia anche il fronte continentale con le ossa rotte. Poteva essere un obiettivo decisivo per garantirsi un posto in Champions League da testa di serie. E invece… restano rimpianti ed elementi di riflessione in attesa che l’inchiesta faccia il suo corso e possa riservare l’ennesima delusione di una stagione davvero pesante.