Ibrahimovic choc: potrei smettere di giocare

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Zlatan Ibrahimovic quando parla non è mai banale e sulle sue dichiarazioni i giornali fanno titoli da prima pagina: è successo anche nel post conferenza stampa della nazionale svedese dove Ibra ha aperto alla possibilità di un ritiro a breve termine: “Non ho la stessa grinta che avevo prima. Mi divertivo di più alcuni anni fa, rimanevo dopo l’allenamento per giocare, scherzare. Non mi vedrete con i capelli bianchi in campo, a giocare fino a rovinarmi”

Dichiarazioni derivanti da un periodo di stress, voglia di un ritocco dell’ingaggio o di andarsene? I mal di pancia di Ibra hanno sempre avuto delle conseguenze importanti. Quale sarà quella dopo queste dichiarazioni?

– Ho altri interessi…: “Prima il calcio era tutto per me. Non pensavo ad altro e certe volte non andavo nemmeno a scuola per giocare. Adesso non è più così, mi interessano altre cose e per giocare a pallone in giardino con i miei figli mi sforzo tantissimo e tocca alla babysitter giocare con loro. Non credo che vogliano fare i calciatori da grandi, forse il piccolo che è molto aggressivo e assomiglia al padre”..

– Non sto scherzando: “Non sto scherzando sulla mia situazione, e mi dispiace parlarne così spesso. Oggi è diventato tutto routine anche se mi diverto ancora, ma non mi vedrete in campo con i capelli bianchi per giocare fino a rovinarmi, voglio ritirarmi quando sarò ancora al top. Non è detto che ci riesca ma questo è il mio obiettivo”.

– La rassicurazione: “Con l’età bisogna curarsi di più. Quando ero giovane se sentivo dolore o problemi riuscivo comunque a calciare in porta da 40 metri. Ora non funziona così, adesso devo riscaldarmi per bene e fare tutto il resto prima di calciare. Sto invecchiando. No, non mi ritirerò a breve, giocherò ancora per un po’”.


– La preoccupazione di Galliani:

Quando il giocatore svedese rientrerà dall’impegno con la propria Nazionale si vedrà a colloquio con l’amministratore delegato rossonero: Galliani vuole risolvere privatamente il problema ed è pronto a dare al giocatore tutto il sostegno necessario qualora ce ne fosse bisogno.


– I motivi dello sfogo?

Stress per il periodo non positivo con il Milan, stanchezza di giocare in Nazionale o voglia di un ritocco d’ingaggio? Di certo i suoi 9 milioni annui sono un bell’incentivo a continuare a giocare. Sicuramente non vedremo Ibra giocare Del Piero o Totti oltre i 35 anni: magari le sue parole sono il semplice desiderio di smettere davvero in un momento in cui tutti si possano ricordare di lui al meglio.

Del resto bomber di prima grandezza come Vieri o Batistuta vengono a volta ricordati come “brocchi” per via delle loro ultime apparizioni: al contrario un genio del calcio come Platini è ricordato sempre come uno dei migliori calciatori di sempre ritiratosi appena dopo i 30 anni. Che sia il francese l’esempio da seguire per Zlatan?

Foto da AP/LaPresse