Una giornata che i tifosi della Ferrari attendevano da quasi due anni e 34 Gran Premi. Dopo il podio conquistato alla prima gara al volante della Rossa, in Australia, Sebastian Vettel si migliora ancora e sale sul gradino più alto in Malesia. Un trionfo che la scuderia di Maranello non saggiava dal Gran Premio di Spagna del 2013. Una prestazione impeccabile, quella del tedesco e della SF 15-T, capace di confermare i progressi mostrati nei test prestagionali e mettere in fila le due Mercedes. Lewis Hamilton deve invece accontentarsi del secondo posto davanti al compagno di team Nico Rosberg. E la grande giornata del Cavallino si arricchisce anche del quarto posto di Kimi Raikkonen: il finlandese si è dimostrato più volte della sfortuna, rendendosi protagonista di una grandissima rimonta dopo le difficoltà di inizio gara che lo hanno portato a fermarsi subito ai box per la foratura di uno pneumatico, causato da un contatto con Nasr.
Vettel archivia così le delusioni della scorsa stagione con la Red Bull e conquista il 40° Gran Premio in carriera, a -1 dal leggendario Ayrton Senna: spezzato il digiuno che durava da Interlagos 2013. Non potevamo certo immaginarsi un avvio di stagione così positivo, i tifosi della Ferrari: il Mondiale è ovviamente lunghissimo ed irto di insidie, ma con una Rossa così è lecito sognare. Ben altro umore, invece, in casa McLaren: per Fernando Alonso il ritorno al volante dopo l’assenza in Australia è amaro, lo spagnolo è costretto al ritiro per problemi tecnici, così come il compagno di team Jenson Button. Giornata da incorniciare per Max Verstappen: appena 17 anni, l’olandese chiude a Sepang con un ottimo settimo posto al volante della Toro Rosso.
La Ferrari fa fruttare una prestazione e una strategia impeccabile nella gestione delle gomme in una gara combattutissima a caratterizzata da molti sorpassi. D’altri tempi il duello tra Vettel ed Hamilton, tutto giocato sui pit stop: un confronto che potrebbe diventare il leit-motiv del Mondiale 2015. Uno dei momenti decisivi arriva già al quinti giro, con l’ingresso in pista della safety car in seguito al fuori pista di Ericsson. Molti team ne approfittano per rientrare ai box, tranne Vettel, che terrà le due soste a differenza delle tre della Mercedes. Nel corso del 38° giro, il tedesco si ferma per montare le morbide a differenza dell’inglese, cui rimangono solo più le dure. Vettel mette tra sé e l’avversario e Rosberg una distanza rassicurante e il ferrarista si prende anche la soddisfazione di doppiare le monoposto della sua ex scuderia, guidate da Ricciardo e Kvyat. Il suo “Grazie Ferrari” pronunciato via radio alla squadra dopo aver tagliato il traguardo la dice lunga sulla soddisfazione vissuta della scuderia del Cavallino. L’attenzione si sposta sulla Cina, sede del prossimo Gran Premio, il 12 aprile. La Ferrari è chiamata alla conferma, la Mercedes al pronto riscatto.