Il GP della Cina è stato di vitale importanza per questa Formula 1: è arrivata infatti da Shanghai la notizia che le Red Bull non sono imbattibili. Lewis Hamilton, autore di una gara perfetta, ha infatti nel finale di gara superato Vettel e posto fine a quello che sembrava ormai l’ennesimo trionfo del tedesco. Male, ancora una volta, le Ferrari.
Hamilton che non vinceva dal GP del Belgio è tornato così a sorridere sul gradino più alto del podio: “Sono davvero contento, mancavo da troppo tempo dal gradino piu’ alto del podio. Voglio vincere ancora e continuero’ a dare il massimo. La scelta di usare un solo treno di gomme option in qualifica ha pagato. Ho provato a preservare le coperture in gara mantenendo un buon passo. Un grande grazie al team per questa vettura fantastica” ha detto l’inglese a fine gara.
Più deluso il pilota da tutti indicato come favorito, Sebastian Vettel: “La partenza non è stata una delle miei migliori, forse il lato sinistro non era ottimale e ho perso la posizione. Ho tentato di preservare le gomme fino alla prima sosta. Sono entrato con Jenson (Button ndr), è stata un sorpresa vederlo entrare davanti al mio garage ma sono riuscito a superarlo ai box. Penso che probabilmente abbiamo insistito troppo sulla strategia a due soste. Lewis si è avvicinato molto alla fine e non ho potuto difendermi, è riuscito a passare. Abbiamo fatto un po’ di errori ma siamo comunque secondi e ne sono soddisfatto. Possiamo imparare molto dalla gara di oggi. I problemi al KERS e alla radio di certo non hanno aiutato” ha concluso il tedesco. Di certo, dopo la pole position e le frasi con cui spronava il team a non abbassare l’attenzione, è stato un secondo posto dal sapore amaro.
Autore di un’incredibile gara e sul terzo gradino del podio, ecco il redivivo Mark Webber: “Congratulazioni a Lewis, finalmente qualcuno è riuscito a battere Sebastian. Lo so che siamo nello stesso team ma ha avuto una striscia positiva fenomenale e noi qui siamo tutti a lottare per vincere. E’ un peccato che abbia vinto la McLaren ma non possiamo far scappare Seb. E’ stata una buona giornata in termini di spettacolo e un’ottima giornata per il team in termini di punti” ha riferito l’australiano. Parole che indicano quanto gli bruci essere considerato il numero 2 del team: la sua gara avrà fatto cambiare idea a qualcuno?
Dietro a Webber si sono classificate le monoposto di Button e Rosberg. Poi entrambe le Ferrari. Un sesto e un settimo posto che di certo non possono far sorridere gli uomini in rosso.
“Ho fatto una brutta partenza e Felipe (Massa ndr) è riuscito a superarmi e una Force India stava quasi per fare altrettanto, poi c’è stata una bella battaglia nel primo giro. Dopo il primo pit-stop ho perso troppo tempo dietro Michael perdendo così contatto col gruppo di testa. Purtroppo, abbiamo avuto un passo di gara troppo lento e non credo che, se avessimo fatto una strategia diversa, le cose sarebbero cambiate. Sappiamo che dobbiamo migliorare per essere lì davanti: McLaren e Mercedes ce l’hanno fatta e non ci sono motivi per cui non lo possiamo fare anche noi. E’ chiaro che l’aerodinamica rappresenta il nostro tallone d’Achille in questo momento ed è lì che dobbiamo lavorare di più. Otto giorni fa in Malesia avevamo visto dei segnali incoraggianti, qui non è stato così: la macchina è identica mentre altri hanno fatto dei passi avanti” ha polemizzato a fine gara Fernando Alonso. Di certo l’ennesima partenza lenta non ha aiutato lo spagnolo ma sicuramente le Ferrari sono indietro rispetto agli altri team di vertice.
Anche Felipe Massa, sesto, non è il massimo della felicità a fine gara: “Sembra davvero che fra qualifica e gara sia un’altra macchina: ieri non eravamo competitivi, oggi abbiamo lottato con i primi fino alla fine. Purtroppo, con le gomme dure non siamo riusciti a difenderci fino in fondo. La strategia? Ora è facile dire che non era quella giusta ma siamo una squadra e si decide tutti insieme. Dobbiamo capire come possiamo migliorare la macchina, soprattutto in qualifica”.
La strategia delle due soste non si è quindi rilevata esatta. “Oggi abbiamo optato per una strategia su due soste e ora dobbiamo analizzare attentamente lo svolgimento della corsa per capire se una scelta diversa avrebbe cambiato le cose: a prima vista non sembra che sia così” ha dichairato Pat Fry, responsabile Ferrari. Un altro errore di strategie dunque dietro questa non certo esaltante prestazione?
Soddisfatto invece Paul Hembery, responsabile motorsport di Pirelli: “Rispetto alla Malesia, abbiamo registrato un degrado molto inferiore, e alcuni piloti sono riusciti a percorrere 20 o più giri sulle hard. Non abbiamo visto una quantità eccessiva di ‘marbles’ simili a toffee fuori dalla traiettoria ed è evidente che questa gara è stata vinta o persa grazie alle strategie degli pneumatici. Il risultato finale è l’arrivo molto ravvicinato al traguardo di tutti i piloti di testa, dove chi ha saputo gestire meglio i suoi pneumatici ha conquistato le posizioni migliori. Di certo cercheremo di offrire uno spettacolo altrettanto emozionante”.
Gara emozionante, ricca di sorpassi e sorprese. In Turchia assisteremo a un’altra gara così? Speriamo. Magari però con una Rossa al posto di Hamilton…
Chi sale:
– Lewis Hamilton: qualifiche corse in ottica della gara, perfetto in gara. Il sorpasso finale su Vettel nel finale è un vero e proprio schiaffo morale al tedesco.
– Mark Webber: la rimonta dal 18° al terzo posto è stata straordinaria. Il rugginto del vecchio leone che non vuole abdicare a favore del giovane compagno di squadra.
– Nico Rosberg: è stato in testa alla gara per molti giri con una Mercedes certamente inferiore a McLaren e Red Bull.
Chi scende:
– Sebastian Vettel: il finale con cui ha di fatto consegnato la vittoria a Hamilton non è da campione del mondo. Le premesse erano ben altre…
– Jenson Button: piccoli errori durante tutta la gara. Anche ai box. Giornata no nonostante il quarto posto.
– Fernando Alonso: ennesima partenza lenta e, a fine gara, accuse alla macchina. Lo spagnolo però ci ha anche messo del suo…
Ordine d’arrivo:
1. Hamilton McLaren-Mercedes 1h36:58.226
2. Vettel Red Bull-Renault + 5.198
3. Webber Red Bull-Renault + 7.555
4. Button McLaren-Mercedes + 10.000
5. Rosberg Mercedes + 13.448
6. Massa Ferrari + 15.840
7. Alonso Ferrari + 30.622
8. Schumacher Mercedes + 31.206
9. Petrov Renault + 57.404
10. Kobayashi Sauber-Ferrari + 1:03.273
11. Di Resta Force India-Mercedes + 1:08.757
12. Heidfeld Renault + 1:12.739
13. Barrichello Williams-Cosworth + 1:30.189
14. Buemi Toro Rosso-Ferrari + 1:30.671
15. Sutil Force India-Mercedes + 1 giro
16. Kovalainen Lotus-Renault + 1 giro
17. Perez Sauber-Ferrari + 1 giro
18. Maldonado Williams-Cosworth + 1 giro
19. Trulli Lotus-Renault + 1 giro
20. D’Ambrosio Virgin-Cosworth + 2 giri
21. Glock Virgin-Cosworth + 2 giri
22. Karthikeyan HRT-Cosworth + 2 giri
23. Liuzzi HRT-Cosworth + 2 giri
Classifica Piloti:
1 S. Vettel 68
2 L. Hamilton 49
3 J. Button 38
4 M. Webber 37
5 F. Alonso 26
6 F. Massa 24
7 V. Petrov 17
8 N. HeidFeld 15
9 N. Rosberg 10
10 M. Schumacher 6
Classifica Costruttori:
1 Redbull 105
2 McLaren 87
3 Ferrari 50
4 Renault 32
5 Mercedes GP 16
6 Sauber 5
7 Toro Rosso 4
8 Force India 4
9 Williams F1 0
10 Lotus 0
Foto da AP/LaPresse