A Charkiv, nel tempio dell’OSK Stadium dove la formazione ucraina del Metalist disputa le sue gare casalinghe, l’ultimo match in programma nella seconda giornata del Girone B si è risolto in favore della Germania. L’undici di Joachim Loew battendo l’Olanda si avvicina a grandi pasis verso la qualificazione agli ottavi di finale di Euro 2012, forte del suo primato a punteggio pieno nel raggruppamento dopo la vittoria all’esordio contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Se nel primo match al cospetto dei lusitani, Gomez e compagni non avevano impressionato e solo grazie ad un guizzo del capocannoniere di Bundesliga avevano incamerato i tre punti, contro gli Orange è stata tutt’altra gara.
Mario Gomez ci mette lo zampino
Il primo tempo e l’inizio del secondo, gli alemanni hanno dominato in lungo e in largo gli avversari, apparsi spenti e con poca lucidità nella partita più importante. L’Olanda sfilacciata e disarticolata, colpa anche dei numerosi cambi tecnici in corso d’opera voluti dal ct Bert van Marwijk, non ha saputo opporre la giusta resistenza ai tedeschi letteralmente scatenati in ogni reparto e padroni assoluti del campo. Ci pensa Mario Gomez a sbloccare il risultato al 23′, poi consolida il vantaggio raddoppiando un quarto d’ora dopo, un’autentica doccia fredda per i Tulipani quasi fuori dalla competizione. Nella rirpesa la musica non cambia, almeno nei primi 15 minuti. L’Olanda non si sveglia e rischia il tracollo, solo le giocate dei singoli, Van Persie, Robben e Sneijder tengono a galla gli Orange. Proprio la punta d’oro dell’Arsenal, il migliore tra i suoi, si inventa il gol del 2-1 quando intorno alla mezz’ora fa partire una sassata su cui il pur bravo e attento Neuer non può intervenire.
Finale in sordina
La reazione olandese si spegne presto e la Germania preferisce perdere tempo e far melina a centrocampo penalizzando lo spettacolo. Laddove ci si attendeva il forcing finale dei vice campioni del mondo, il pubblico presente a Charkiv ha assistito alla resa Orange e al trionfo tedesco. Alla Germania basterà raccogliere un pareggio nell’ultimo match contro la Danimarca per accedere agli ottavi, all’Olanda servirà un mezzo miracolo, battere il Portogallo e sperare nella terza vittoria di fila degli alemanni. Di certo questa Olanda è la brutta copia della nazionale vista fino a pochi mesi fa.
Il Tabellino
Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg 6,5; Van der Wiel 5, Heitinga 5, Mathijsen 5, Willems 5,5; Van Bommel 4 (1′ st Van der Vaart 6), De Jong 5; Robben 5,5 (37′ st Kuyt sv), Sneijder 5,5, Afellay 5 (1′ st Huntelaar 6); Van Persie 7. A disp.: Vorm, Krul, Bouma, Vlaar, Schaars, Strootman, L.De Jong, Narsingh, Boulahrouz. C.T. Van Maarwijk 5.
Germania (4-2-3-1): Neuer 6,5; Boateng 6,5, Hummels 6,5, Badstuber 6, Lahm 6,5; Khedira 6, Schweinsteiger 7,5; T.Mueller 6,5 (46′ st Bender sv), Oezil 6,5 (35′ st Kroos sv), Podolski 6; Gomez 7,5 (27′ st Klose 6). A disp.: Wiese, Zieler, Gundogan, Schmelzer, Howedes, Schuerrle, Mertesacker, Goetze, Reus. C.T.: Loew.
Arbitro: Eriksson (Svezia)
Reti: 23′ Gomez (G); 39′ Gomez (G); 28′ st Van Persie (O)
Ammoniti: De Jong (O), Boateng (G), Willems (O)