Eicma 2012 Milano: tutte le novità Yamaha [FOTO]

[galleria id=”7451″]

Non c’è stata esclusione di colpi, tutti hanno puntato a stupire. In un mercato in completa recessione l’unico sistema per andare avanti è tirare fuori dal cilindro le novità con più appeal e implementarle di tecnologia da MotoGP. Hanno fatto tutti qualcosa di eclatante, qualcuno con promesse future, altri con restyling, altri addirittura con l’aiuto di customizer esterni. Yamaha ha fatto tutto questo, e lo ha fatto in grande. Cosi ci dice del suo tre cilindri con albero a croce, della XJ6 mod Stuntman, delle FJR riviste e delle innovazioni presenti passate e future. Vediamole insieme!

Tutto ha inizio con il famoso motore tre cilindri. Questo rappresenta una scelta tecnica che era stata rimandata e scartata dalle varie case, perché peccava di potenza in alto rispetto ad un quattro cilindri e di coppia in basso rispetto ad un bicilindrico. Ma prima Triumph e poi MV Agusta hanno dimostrato che il tre cilindri non teme i confronti e che grazie ad esso si possono creare unità potenti e con costi ridotti. 128 cavalli non sono pochi per nessun tipo di motore, la stessa R6 che era fino alla scorsa comparativa la moto di riferimento non arriva a tanto, fermandosi a 124 cavalli secondo i banchi prova. Bene, in Yamaha hanno deciso che è ora di deviare dal classico 4 cilindri giapponese e di creare qualcosa di diverso. Mentre Triumph ci mette l’esperienza di chi questo motore lo fa da anni e MV ci mette l’albero controrotante da MotoGP, Yamaha decide di provare ad implementare gli scoppi irregolari forniti dall’albero a croce, per dare una spinta stile Bicilindrico mantenendo regimi di rotazione da 4 cilindri. Al riguardo non ci vengono date misure o dati tecnici, ma ci aspettiamo che la prossima R1 e forse anche la R6 abbandonino lo schema classico per portarsi dove forse si potrebbe trovare anche Honda, che pare stesse studiando un motore con architettura a V, tre cilindri per il 600 e quattro cilindri per il 1000.

Passiamo alle notizie certe. Ci viene presentata la Nuova Yamaha FJR 1300 A/AS, SportTourer di punta della casa Yamaha. C’è da dire che queste naked da sparo sovradimensionate andavano molto di più di moda una decina di anni fà, quando le assicurazioni non andavano per cilindrata e il fatto che un 1300 sviluppasse meno di 150 cavalli era un vantaggio e non un difetto, se si considerava la coppia che poteva sprigionare un motore del genere. Comunque la nuova FJR gode dell’aggiornamento dell’iniezione YCCT, Yamaha Chip Controlled Throttle, che nel sistema Ride By Wire tramite servomotori controlla l’apertura delle farfalle, per ottenere una potenza massima di 2 kw superiore al modello 2012 e soprattutto per un controllo del gas con precisione da chirurgo. A questo si aggiunge un TC che si interfaccia con la centralina e con il sistema YCCT, e anche il Cruise Control, sistema che per i viaggiatori permette di godersi il viaggio senza fatica e con tutta sicurezza.

Viene aggiornata anche la FZ8, che guadagna una cosa molto importante nel settore delle naked di oggi: le sospensioni regolabili. Sono un elemento di norma sottovalutato ma in realtà una sospensione regolabile che permette di cucirsi la moto su misura trasforma la vostra naked pacioccona e molleggiata in un mostro pennella-curve, e questo è il risultato che volevano ottenere ad Iwata per la loro naked di media cilindrata. Per aggiungere altra carne sul fuoco è stato rivisto lo scarico, che era una delle debolezze di questa moto. Viene rivista anche la sorellina, la XJ6, che nella sua versione normale gode solo di un trucco rifatto, con fianchetti ridisegnati, un nuovo cupolino, nuove maniglie passeggero e nuova copertura della sella. Per quanto riguarda questo modello, la novità davvero Cool è la versione Moto Cage Six, Versione stunt della tranquillona della casa che viene rivista completamente nell’aspetto grafico-estetico, con colore giallo fluo, gabbia antiurto, pedaline regolate per fare chilometri di “Pinne e Stoppie“, e per fare tutte quelle sciocchezze che su strada vi garantiranno almeno uno stipendio molto assottigliato, oltre a dover rimediare un accompagnatore mentre la vostra patente giace sulle scrivanie del comando carabinieri più vicino in attesa di sentenza.

Ora non ci resta che attendere questo nuovo motore legendario, che visti i standard di qualità e innovazione Yamaha siamo sicuri non ci deluderà! Aggiornamenti in arrivo!