Del Piero e Inzaghi: gol e imprese dei due campioni [VIDEO]

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Anche l’ultima giornata di campionato è andata in archivio, questa volta chiudendo una volta per tutte l’avvincente stagione appena giocata caratterizzata dal testa a testa tra Juventus e Milan in cui l’hanno spuntata i bianconeri quando sette giorni fa la matematica ha dato ragione alla truppa di Antonio Conte. La vittoria sul campo neutro di Trieste contro il Cagliari in parallelo alla pesante sconfitta incassata dal Diavolo nel super derby milanese ha riportato il sorriso sui volti dei tifosi juventini, per anni corrucciati e segnati da tonfi e insoddisfazioni.

Standing ovation per Del Piero
Il 28esimo scudetto è nella teca di Corso Galileo Ferraris, ma ieri è stato anche la giornata dell’ultima apparizione di Alessandro Del Piero a Torino e di Filippo Inzaghi in maglia rossonera. Due pilastri del calcio italiano ci salutano, dopo anni di scorribande per i manti erbosi di mezza Europa ad onorare la maglia, i due attaccanti si sono congedati in un’atmosfera surreale ed entrambi continueranno la loro carriera lontano dalle realtà che li hanno esaltati, lontano dal calore del pubblico che sperano possano ritrovare altrove. Pinturicchio ha salutato i 41 mila dello Juventus Arena segnando un gol, lusso che si è permesso anche Super Pippo a San Siro. Contro l’Atalanta, gara senza significati e stimoli almeno per quanto riguarda la classifica, l’attaccante di Conegliano ha segnato il gol del 2-0, una rete classica che tante volte gli abbiamo visto fare, un destro dal limite, elegante e senza possibilità di repliche. Il momento più straziante però è sopraggiunto al 58′ quando Del Piero è uscito dal campo salutato da una lunga e commossa standing ovation, sostituito da Pepe. Come dimenticare i 19 anni in bianconero vissuti al massimo delle proprie possibilità, superando limiti e paure. Capitano dal 2001, Del Piero ha segnato in tutte le competizioni a cui la Vecchia Signora ha preso parte. Quasi 300 gol insaccati per un totale di oltre 700 gettoni in campo, numeri che fanno di Del Piero il figlio prodigo nato e cresciuto sotto la Mole Antonelliana. Con 320 gol segnati in carriera tra club e Nazionale è in assoluto il terzo miglior marcatore di sempre italiano, dietro solo a Silvio Piola (364) e Giuseppe Meazza (338). Otto scudetti, una promozione dalla serie B, una Coppa Italia, 4 supercoppe italiane, una Champions League, una Supercoppa europea, una Coppa Intercontinentale. Questo l’elenco dei titoli vinti da Pinturicchio con la Juve e la ghiotta possibilità di arricchire il bottino nella finalissima di Coppa Italia contro il Napoli su cui naturalmente cercherà di lasciare il segno, come sempre ha fatto.

L’ultimo gol di Super Pippo
A Milano, in occasione del match contro il Novara, si è respirata un’atmosfera surreale. Gli occhi erano tutti puntati su Filippo Inzaghi, ma l’attenzione generale è piombata anche sugli addii di Gattuso e Nesta, altri due punti di riferimento da tramandare come esempio alle generazioni successive che giocheranno al Meazza. Grande commozione per Super Pippo, l’uomo Champions League, il giocatore che sapeva prendere la squadra per mano e trovare la via per uscire dal tunnel. Il piacentino si è congedato con uno dei suoi leggendari gol, segnando il gol del 2-1 sul filo del fuorigioco servito da Clarence Seedorf.

Con il Diavolo è riuscito a graffiare in tutte le manifestazioni internazionali per club, nella classifica dei gol segnati nelle competizioni UEFA per club è secondo a quota 70 reti alle spalle di Raul (77), inoltre è il miglior marcatore italiano in Champions League con 50 gol realizzati. Il Milan perde un grande protagonista, un combattente che non si è dato per vinto anche quando tutto sembrava girare storto, da infortuni e acciacchi vari a battibecchi e fratture con compagni ed allenatore, Inzaghi ha seguito l’istinto ed ha continuato a fare ciò gli veniva meglio, giocare a calcio e segnare sempre.