L’ex calciatore del Catania Ezequiel Carboni è stato mandato via dal Banfield per… aver comprato delle maglie da calcio della rivale cittadina della squadra, il Lanus. I dirigenti gli hanno chiesto di rescindere il contratto per non andare incontro alle contestazioni da parte dei tifosi.
Carboni nell’estate 2011 era tornato in Argentina dopo l’esperienza in Sicilia con il Catania: l’esperienza con i biancoverdi del Banfield, campioni d’Argentina del 2009, sembrava procedere bene fino al “fattaccio”.
Prima di sbarcare in Europa Carboni era cresciuto calcisticamente proprio nel Lanus, dove aveva giocato sin dalle giovanili per sette anni collezionando più di 200 presenze.
Poi nel 2005 le trasferte europee, prima al Red Bull Salisburgo, in Austria, e poi al Catania con un contratto triennale che il giocatore è riuscito a onorare con 81 presenze e tanta sostanza in mezzo al campo. In estate, a 32 anni, il ritorno in Argentina.
Il centrocampista ha provato a giustificare le foto che lo ritraevano comprare magliette granata del Lanus nello store ufficiale del club: “I miei figli tifano Lanus, per farli felici io devo adeguarmi ai loro gusti”.
Niente da fare. Carboni ha quindi concluso: “Ci siamo riuniti con la dirigenza ed il mio procuratore Jorge Czysterpiller ed abbiamo convenuto che è meglio andare via. Il clima al Banfield per me sarebbe diventato impossibile”. Per il futuro? Si parla del Barcellona… dell’Equador.
Entrambe le squadre provengono dal sud di Buenos Aires e hanno da sempre una rivalità ai limiti della sportività: è comunque giusto che un giocatore paghi per aver comprato delle magliette? Leggerezza da parte del giocatore e eccessivo rigore da parte del Banfield? A voi il giudizio.
Foto da AP/LaPresse