Calcio in ansia per un big azzurro: la situazione è grave. Sono ore di attesa per avere buone notizie dall’ospedale, tutti sperano
Non è un periodo facile per il calcio mondiale in assoluto, per quello italiano in particolare. Nel giro di un mese sono scomparse figure storiche come Sinisa Mihajlovic, Pelè e Gianluca Vialli. E adesso sono ore di ansia per un big azzurro ricoverato in gravi condizioni.

Alberto Zaccheroni dal tardo pomeriggio di venerdì 10 febbraio si trova nel reparto di Rianimazione dell’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena, il più vicino alla casa in cui abita a Cesenatico. Tutto è successo all’improvviso, come ha raccontato il ‘Corriere Romagna’ per il famoso allenatore.
Zaccheroni sarebbe stato vittima di un incidente all’interno della sua abitazione di via Leonardo Da Vinci. In quel momento con lui in casa comunque c’erano anche la moglie Franca e Lara, che è la compagna del figlio della coppia, Luca.
L’allenatore, in base alle informazioni rivelate dal quotidiano, sarebbe caduto a terra sbattendo violentemente la testa. Resta da stabilire se si sia tratto di una caduta accidentale oppure conseguenza di un malore, e serviranno esami approfonditi per stabilirlo. Ma fin da subito le sue condizioni sono apparse serie.
Calcio in ansia per un big azzurro: Alberto Zaccheroni è in condizioni serie
Alberto Zaccheroni è stato soccorso subito dai familiari e poi dal personale del 118. Inizialmente è stato trattato per il grave trauma cranico subito nella caduta. Nelle prossime ore il quadro clinico sarà più completo, ma anche se lui è vigile, almeno per il momento resta sotto osservazione in rianimazione con la prognosi è riservata.
Non è comunque la prima volta che si trova ad affrontare le gravi conseguenze dovute ad un problema di salute. Quando era ancora un ragazzo e aveva debuttato nel Settore Giovanile del Cesena, a 17 anni fu costretto ad un lungo stop per un serio problema polmonare.

Una svolta che ha cambiato anche la sua vita perché lo ha portato a scegliere il mestiere di allenatore. Il debutto con il Cesenatico, poi la prima avventura importante sempre con quella squadra (allora in C2) per sostituire Giancarlo Magrini sulla panchina. Rischiava la retrocessione, con un finale di stagione impressionante si salvò.
Alberto Zaccheroni, dal calcio di provincia allo scudetto con il Milan e alla Coppa d’Asia con il Giappone
La svolta vera nella carriera di Zaccheroni ha cominciato a decollare in piazze importanti ma nobili decadute come Venezia e Bologna, poi anche a Cosenza. Così nel 1995 la famiglia Pozzo decise di puntare su di lui per l’Udinese e cominciò un’altra storia: 3-4-3 fisso, gioco spettacolare e storica qualificazione alla Coppa Uefa arrivando anche terzo in Serie A.
Da lì, la chiamata del Milan allenato nell’anno del centenario. La Lazio sembrava imprendibile, ma anche in questo caso con un grande finale di stagione fu scudetto. Un’esperienza finita nel marzo 2001, con l’esonero dopo l’eliminazione in Champions League e successivamente altre panchine in A con Lazio, Inter e Torino. Nel 2010 lo chiamò la Juventus, per sostituire in corsa Ciro Ferrara, ed è stata anche la sua ultima panchina in Italia.

Nell’agosto 2010 per lui la chiamata del Giappone vincendo la Coppa d’Asia 2011, disputata in Qatar grazie all’1-0 all’Australia. E poi la storica qualificazione ai Mondiali 2014 in Brasile. Infine l’esperienza in Cina e poi come allenatore degli Emirati Arabi Uniti portata alle semifinali della Coppa d’Asia 2019. ma è stato anche commentatore tecnico in Rai e più di recente membro di una squadra UEFA per lavorare sui Mondiali 2022 in Qatar.