Arbitro espelle guardalinee. Aveva protestato per un rigore inesistente

UEFA Champions League 2011/2012 - Inter vs. Olympique Marsiglia
Quante volte noi tifosi abbiamo sognato di sbattere fuori dal campo quel arbitro o quel guardalinee reo di aver annullato un gol o per aver fischiato un fuorigioco. La storia che vi raccontiamo aggiunge uno step ulteriore al sogno. Ad espellere il guardalinee c’ha pensato proprio il direttore gara. Il motivo? Semplicissimo, l’uomo con la bandierina avrebbe protestato con troppa veemenza dopo la concessione di un calcio di rigore, a suo dire inesistente. La notizia arriva dall’Inghilterra dove l’arbitro Tony Wells e il guardalinee John Smith si sono resi protagonisti dell’episodio durante il match tra Barton Stacey e Clatford Arms nella Andover District Sunday League, lega dilettante inglese.

I fatti
Il tutto nasce dalla concessione di un calcio di rigore in favore del Barton (vincitore della partita per 5 a 0). Secondo il rapporto del direttore di gara, il guardalinee John Smith avrebbe protestato platealmente perché convinto dell’infondatezza della massima punizione: “Arbitro, quel rigore non esiste, che cavolo fai, sei scemo, vergognat!i“. Questa la frase incriminata che ha fatto subito scattare l’indagine da parte della federazione.

“Sono innocente”
La Hampshire Football Association non ha potuto esimersi dall’aprire un procedimento disciplinare a carico di Smith che però ha dichiarato alla stampa di non aver offeso l’arbitro: “Non l’ho affatto insultato, ma gli ho solo detto “vergognati”, così Wells è venuto da me e mi ha detto di dare la bandierina a qualcun altro e di andarmene dal terreno di gioco. Ho intenzione di fare appello, perché non è vero che ho insultato l’arbitro. Semplicemente, ha concesso un rigore sul quale io non ero d’accordo“. Il portavoce della Federazione ha annunciato che le indagini si terranno in tempi rapidi nonostante la mancanza di precedenti: “E’ una questione piuttosto insolita perché queste cose non capitano spesso“. Bisogna altresì sottolineare come il clima del campionato dell’Andover District Sunday League sia quantomeno bizzarro visto che in passato un arbitro si era autocomminato l’espulsione per aver colpito un giocatore. Al calcio in questi anni sta veramente dando di volta il cervello tra risse, comportamenti inqualificabili e proteste plateali e dissennate. I giocatori si sentono come dei (l’ultimo caso riguarda il difensore del Napoli, Salvatore Aronica) e se anche gli arbitri e per giunta i guardalinee si mettono a fare i teppisti siamo veramente arrivati alla fine di questo meraviglioso gioco che tanto ci fa ancora sognare.