Dopo la rescissione del suo contratto con il Tottenham, Antonio Conte torna in Italia e il suo futuro sembra essere destinato di nuovo a un club di Serie A
La fine del suo rapporto con il Tottenham, che la scorsa stagione Antonio Conte aveva raccolto in piena crisi spingendolo fino alla Champions League, è stata traumatica. Sicuramente prematura rispetto ai termini del contratto.

Ma ora Conte dovrà pensare al futuro. E il suo futuro è quasi certo che sarà di nuovo in Italia. Nonostante il mercato del tecnico salentino, tre titoli e due edizioni di supercoppa con la Juventus, un titolo e una finale di Europa League con l’Inter sia eccellente anche all’estero, tutto lascia intendere che la sua destinazione sia di nuovo la Serie A. Da dove tutto è cominciato.
Antonio Conte, perché in Italia
Conte non ha spinto per la fine del suo rapporto con il Tottenham. Il suo contratto era in scadenza a fine giugno e in due mesi e mezzo sarebbe stato completamente libero di cercare un’altra destinazione. Che non sarebbe rimasto agli Spurs era chiarissimo da diverso tempo.
Un rapporto logorante quello con il club inglese che sembrava non rispondere più alle sollecitazioni dell’allenatore. E a questo c’erano anche da aggiungere anche alcune preoccupazioni di ordine medico con diversi problemi di salute che hanno reso gli ultimi mesi di Conte anche meno facili.
Tutto fa pensare che la volontà di Conte, 54 anni a fine luglio, sia quella di restare qui. E di non muoversi più. Anche a costo di perdere qualcosa nella cifra del contratto.
Le opzioni di Antonio Conte in Serie A
D’altra parte bisogna anche sottolineare che in questo momento nessuna società di Serie A sembra essere in grado di pagare quello che è uno degli stipendi più onerosi in assoluto. Non la Juventus, se anche decidesse di risolvere il suo lungo contratto con Allegri. E nemmeno l’Inter che aveva deciso di rilasciare Conte e assumere Simone Inzaghi proprio per risparmiare considerevolmente sulle spese del suo stipendio. Così come la Roma che al momento sembra volersi tenere Mourinho a meno di decisioni diverse da parte del tecnico.
Juventus e Inter
La Juventus resta un’opzione. Soprattutto dopo che Andrea Agnelli, che aveva pesantemente litigato con Conte al momento della sua permanenza all’Inter e con il quale ci sono stati strascichi molto polemici. Molti tifosi lo rimpiangono ma pensare che la Juve possa liquidare Allegri con una considerevole buonuscita e pagare anche Conte è in questo momento quanto meno improbabile.
Anche all’Inter ci sono state incomprensioni al momento di risolvere il contratto. E Conte ha chiuso la partita con una buonuscita importante. Se la ragione dell’Inter resta di carattere economico, e di conti da quadrare, è molto difficile che Conte possa tornare in nerazzurro anche se dirigenza e tecnico lasciassero alle spalle le loro divergenze.

Milan, Roma ed estero
Altre opzioni sono Roma e Milan. Ma non è un mistero che i Friedkin vorrebbero che Mourinho restasse ancora per un’altra stagione. Così come Pioli, anche se quest’anno dovesse fallire i suoi obiettivi – basterebbe centrasse almeno il quarto posto – difficilmente lascerà un Milan che sa di avere condotto una campagna acquisti a scarto ridotto e che ha ancora un debito di riconoscenza nei confronti del tecnico dello scudetto.
L’opzione più probabile per Conte a questo punto è che il tecnico si prenda un anno sabbatico in vista di qualche panchina che potrebbe liberarsi in autunno o in inverno. O magari un nuovo progetto tecnico con una grande nazionale. Proprio ieri il suo nome è venuto di nuovo fuori per la sostituzione di Southgate sulla panchina dell’Inghilterra.