Massimiliano Allegri e Pippo Inzaghi si sono chiariti dopo l’incontro poco amichevole di due giorni fa al Vismara. La pace fra i due è testimoniata anche da una foto che li vede uno accanto all’altro, scattata in mattinata nella sala dei trofei della sede del Milan, dove sia Allegri sia Inzaghi hanno rilasciato un’intervista a Milan Channel. Ma cosa è successo veramente e su cosa si è basato l’alterco? “Mi rubi il posto” – sarebbe questa la frase che, secondo le malelingue, il tecnico del Milan Massimiliano Allegri avrebbe rivolto al suo ex giocatore e attuale allenatore nelle giovanili della società Filippo Inzaghi in occasione di un duro faccia a faccia avvenuto mercoledì pomeriggio al centro sportivo Vismara, dove l’ex bomber del Milan stava allenando gli Allievi nazionali.
“C’è stata una lite davanti ai genitori dei ragazzi e allo staff tecnico”, le voci circolate nella serata, “il tecnico toscano ha accusato l’ex centravanti di volergli rubare il posto e sono volate parole grosse tra i due”, fino ad uno scambio duro di offese, i due si sarebbero mandati vicendevolmente a quel paese e la discussione sarebbe finità lì in un’atmosfera tesa e surreale a testimoniare la rottura tra il mister livornese e l’ex giocatore. “Non è successo nulla, con Pippo assolutamente non ci sono problemi: c’è stato uno scambio di opinioni di un minuto ma senza offese” – così Massimiliano Allegri ha ridimensionato le notizie di un diverbio avvenuto con Pippo Inzaghi. Lo stesso Inzaghi ha confermato: “È durato un minuto, i ragazzi non si sono accorti di nulla perchè non è successo nulla. Ci spiace molto, in questo momento bisognerebbe dare una mano al Milan anzichè scrivere cose che non sono successe”.
L’intervista congiunta al canale del club rossonero si è conclusa con una stretta di mano fra Allegri e Inzaghi. “Non ci sono mai stati problemi, siamo tutti dalla stessa parte”, ha detto Allegri che nel corso dell’intervista ha spiegato: “Spero di rimanere al Milan a lungo, non lo sarò in eterno e Filippo ha tutte le caratteristiche per fare un’ottima carriera di allenatore. È partito da un’ottima base con gli Allievi Nazionali del Milan. Può fare un buon lavoro perchè la società ha voluto che i rapporti fra prima squadra e settore giovanile si intensificassero” – ha concluso. Insomma, amici come prima, forse.