Alex Schwazer: “Doping? mi sono informato su internet” [FOTO e VIDEO]

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AP/LaPresse

Fulmine a ciel sereno per la spedizione azzurra a Londra 2012. Il Coni, infatti, ha annunciato di aver escluso per doping il campione olimpico di marcia a Pechino, Alex Schwazer. In una delle giornate più brillanti e prolifiche per il medagliere azzurro arricchito dal bronzo di Morandi agli anelli, l’argento di Fabbrizi nel tiro a volo e l’oro di Campriani nella carabina 30 metri, la notizia è di quelle sconvolgenti per tutto lo sport azzurro completamente immerso nell’atmosfera olimpica.

Schawzer positivo all’Epo
Il campione olimpico di Vipiteno non prenderà parte alle Olimpiadi, questa la decisione di Giovanni Petrucci numero uno del Coni. L’atleta è risultato positivo durante un controllo preolimpico all’Epo, eritropoietina di terza generazione, sostanza utilizzata spesso per aumentare l’ossigenazione tissutale, tra cui quella muscolae, migliorando sensibilmente le performance sportive. La mannaia del doping è caduta su uno dei nostri atleti più rappresentativi di sempre. Esempio di integrità umana e sportiva, l’esclusione di Schwazer non poteva non avere tale risonanza mediatica. “Ho sbagliato, la mia carriera è finita. Meglio non chiedermi come sto. Volevo essere più forte per questa Olimpiade” – ha ammesso l’altoatesino dopo che il suo allenatore, Michele Didoni, aveva confermato: “Mi ha chiamato e mi ha detto che aveva una notizia brutta”. Ho fatto tutto da solo e di testa mia e dunque mi assumo tutte le responsabilità per quello che è successo” – ha proseguito amareggiato e pentito l’azzurro.

L’azzurro teme: “Carriera finita”
E ora? La partecipazione alle Olimpiadi londinesi è compromessa, msi attendono le contro analisi che se dovessero confermare la positività potrebbero condannare l’atleta ad una lunga squalifica. Durissimo il commento di Didoni: “Non ho neppure voluto chiedergli perché‚ l’ha fatto: non ci sono giustificazioni. A 28 anni si è uomini, non più ragazzi. Alex deve crescere e cambiare vita. Mi ha telefonato continuava a ripetere puerilmente ‘mi prendo tutte le responsabilità’, senza capire che il suo gesto individuale ricadrà su tanti. La madre stava per essere ricoverata al pronto soccorso per la tensione”. Senza sconti Petrucci sempre in prima linea contro l’assunzione di sostanze proibite: “La decisione è chiara, non possiamo transigere. Medaglie in meno, ma pulizia in più. E’ una giornata amara, perché avevamo avuto grandi risultati, rovinata da questa brutta notizia che ci ha sconvolto”. E col senno del poi, suonano come beffarde le parole pronunciate dallo stesso Schwazer alla vigilia dei Campionati mondiale di atletica a Berlino nel 2009. L’azzurro, senza esitare aveva espresso il più profondo disprezzo verso gli atleti che ricorrono a pratiche proibite: “Per fare certi risultati bisogna avere forza e talento. Io sono convinto di averli. Ci sono atleti, anche nel mio sport, che quel talento non ce l’hanno e si aiutano con il doping. Questo mi fa incazzare” – aveva confidato al settimanale Panorama.