Una Ferrari distrutta: il video che nessun appassionato vorrebbe vedere | E’ successo davvero

Ci sono alcuni video che sono davvero molto difficili da digerire. Come nel caso di questo filmato, con protagonista una Ferrari.

La Ferrari è indiscutibilmente un mito dell’automobilismo. Un’eccellenza tutta italiana, che nel corso del tempo ha saputo distinguersi eccome in qualità di brand di spicco anche al di fuori dell’automobilismo. Il sogno di Enzo Ferrari, con gradualità ed esclusività, si è con il tempo realizzato in quella che è una splendida favola tramutata in realtà nitida, chiara e iconica. Non a caso, la casa costruttrice di Maranello è messa al medesimo livello di società come Apple e Coca Cola.

Ferrari distrutta 31 gennaio 2023 qnm.it
Ferrari distrutta qnm.it

E non a caso; auto come la 250 GTO o la F40, ma anche la Dino, hanno contribuito a rendere unico un mito tutto rosso e fiammante. Anche negli ultim ianni il trend del cavallino rampante è stato quell odi dare vita ad auto splendide, velocissime e soprattutto uniche. Con il rischio però di perderne qualcuna a causa della guida un po’ troppo oltre le righe di qualche cliente.

Risultato? Un disastro di cui in molti avrebbero fatto volentieri a meno, appassionati in primis. Come certificato da un video divenuto virale e che ha sicuramente spezzato il cuore a più di un amante delle quattro ruote. Scopriamo cos’è successo e quanto grave effettivamente sia.

Quando per comprare non bastano i soldi

Per acquistare una Ferrari sono fondamentali tantissimi soldi, è pressoché inutile negarlo. Ma, tuttavia, da solo ciò non è per niente sufficiente. Esiste infatti una lista nera a Maranello per tutte quelle persone che dopo aver acquistato una vettura non rispettano un codice di condotta molto particolare.

A partire dal tuning, la modifica di un veicolo rispetto agli standard produttivi di serie per adeguarlo ai propri gusti. Inoltre, per difendere il prestigio del marchio, sembra che a Maranello non sopportino chi acquista una vettura solo per mostrarla sui social media o per utilizzarla a scopi pubblicitari senza un preaccordo con la casa madre.

Anche alcuni vip finiscono di tanto in tanto nel mirino del cavallino rampante, il che significa davvero che non basta essere ricchi per acquistare una Ferrari. Lo tengano a mente i tanti aspiranti clienti di quella che è di fatto una delle aziende più rinomate e importanti rintracciabili in ogni angolo del globo.

Ferrari, che disastro: è accaduto veramente

La Ferrari, un mito del passato, del presente e verosimilmente del futuro che è molto stringente con i suoi clienti. Lo scoprirà anche un guidatore a sue spese, economiche e non soltanto, che ha letteralmente distrutto la sua Ferrari. In un video diventato velocemente e facilmente virale, infatti, due supercar “italiane” (appartenenti al gruppo Stellantis, che gestisce diversi marchi fusi fra FCA e PSA). Oltre ad una rossa, infatti, protagonista dell’accaduto una Dodge Challenger, entrambe auto sportive che si sono scontrate in maniera rocambolesca.

Nel filmato in questione, viene mostrato quanto sia distratto il conducente della vettura di Maranello. Quest’ultimo ha perso il controllo della supercar, causando uno scioccante incidente. La Ferrari, dopo un evento sportivo su di un circuito o a seguito di una esibizione fisica, ha perso aderenza su di un terreno bagnato. I freni pare che non rispondessero più, o comunque l’auto ha cambiato improvvisamente comportamento.

 

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Anche se non è facile scoprire il motivo per cui è avvenuto lo slittamento della vettura italiana. La supercar modenese è finita contro una Dodge Challenger Hellcat, che viene prodotta negli Stati Uniti. Il risultato dell’incidente farà innervosire più di un appassionato, con la Ferrari danneggiata – cofano aperto e danneggiato incluso – mentre la Dodge appare ammaccata e messa comunque male dopo l’impatto. Danni decisamente enormi per due veicoli che hanno un valore notevole all’interno del mercato dell’automotive. Parliamo di centinaia di migliaia di euro per la Rossa, mentre non meno di 50mila per quanto permane il veicolo americano.