Per circolare con la propria autovettura, è assolutamente necessario essere in regola con il rinnovo della patente di guida. Le norme per la scadenza variano in funzione del tipo di patente e dell’età, con le patenti più diffuse (A e B) che durano 10 anni o C e D che invece sono soggette a rinnovo ogni 5 anni.
Attraverso alcuni semplici controlli, è possibile verificare lo stato generale di salute e di abilità alla guida della persona. E’ importante sottolineare che, se la procedura di rinnovo non viene portata a termine entro 3 anni dalla data di scadenza, si procederà automaticamente alla revisione della patente.
Entrando nello specifico, le patenti A e B hanno una validità di 10 anni fino al compimento del cinquantesimo anno. Dai 50 ai 70 anni di età il rinnovo è previsto ogni 5 anni, mentre dai 70 agli 80 anni di età, bisogna adempiere a questa incombenza ogni 3 anni.
Più stringenti i vincoli sulle altre patenti: C e D si rinnovano ogni 5 anni fino ai 65 anni di età, successivamente la C può essere rinnovata ogni 2 anni, mentre la D viene automaticamente declassata a patente C a partire dal 68esimo anno di età.
Per il rinnovo della patente in scadenza, occorre innanzitutto eseguire un versamento di 9,00 euro sul Conto Corrente Postale n. 9001, intestato al Dipartimento Trasporti Terrestri (la Motorizzazione Civile), munirsi di una marca da bollo di 14,62 euro e sottoporsi a visita medica presso una delle unità sanitarie indicate dal Codice della Strada muniti di Codice Fiscale.
Per effettuare la visita medica, è possibile rivolgersi presso le Scuole guida, gli uffici specializzati in pratiche automobilistiche o le sedi ASL dal personale medico autorizzato. Ricordiamo che, prima del decreto legge n. 5 del 9 febbraio 2012, gli automobilisti con un’età superiore agli 80 anni dovevano sottoporsi all’esame di una Commissione medica locale.
Alcune categorie di conducenti, per motivi di salute o disabilità, sono tenuti a rispettare regole più severe. I diabetici, per esempio, devono sottoporsi a visita medica per valutare il livello di acuità visiva ed effettuare un controllo glicemico (tramite emoglobina glicata). Il superamento di questi esami comporta il rilascio di una valutazione finale in base alla quale la patente potrà essere rinnovata fino alla naturale scadenza, per 3 anni o per periodi di tempo anche inferiori (6 mesi).
Per chi soffre di epilessia, la attuale legislazione impone il rinnovo della patente ogni 2 anni, successivo ad una visita neurologica. Se nell’arco di 10 anni non si sono verificate crisi epilettiche, il conducente viene riconosciuto guarito e non è più tenuto alla revisione biennale.
Chi ha bisogno di sbrigare in fretta tutte le pratiche burocratiche può rivolgersi ad una Delegazione ACI, con la quale stabilire il giorno e l’ora della visita medica e di tutte le altre incombenze.
Al termine della visita medica, viene rilasciato un certificato che dev’essere portato con sé, insieme con la patente di guida, che permette di guidare in Italia, ma non all’estero. Successivamente, l’Ufficio del Dipartimento dei Trasporti Terrestri si occuperà di spedire direttamente a casa dell’interessato un autoadesivo da applicare sulla propria patente di guida per certificarne finalmente il rinnovo.
L’automobilista, comunque, può ricevere informazioni in merito chiamando il Numero Verde della Motorizzazione civile: 800-23.23.23.