[galleria id=”7567″]
Con il nome che si ritrova e l’ampia disponibilità di cavalli sotto il cofano, la Porsche Cayman 2013 non è l’auto adatta a chi ha scheletri nell’armadio e non vuole attirare l’attenzione del fisco (almeno in Italia). Per tutti gli altri, a patto di avere una disponibilità economica tale da poter spendere oltre 55 mila euro per un’auto, la coupé di Stoccarda presentata in anteprima mondiale al Salone dell’auto di Los Angeles 2012 diventa un oggetto da studiare e mettere nel garage.
E’ più lunga, assicura maggior spazio dentro l’abitacolo e propone la consueta alternativa tra motore 2.7 litri e 3.4 litri, entrambi boxer. Cresce la potenza rispetto al passato, con la Porsche Cayman 2.7 a 275 cavalli mentre la Cayman S incrementa di 5 cavalli il vecchio dato, toccando quota 325. Ne beneficiano le prestazioni, marginalmente la velocità massima (266 orari la Cayman, 283 la Cayman S) mentre più significativo è il miglioramento dell’accelerazione: 5.4 secondi e 4.7 secondi, rispettivamente Cayman e Cayman S.
Si può fare ancora meglio su questo versante, a patto di scegliere il pacchetto Sport Chrono, con la modalità Launch Control. Il risultato? Due decimi in meno, indipendentemente dalla motorizzazione. L’attenzione di Porsche sulla nuova Cayman è andata anche sull’efficienza e la riduzione dei consumi, diminuiti del 15%. Contribuiscono alla riduzione lo start&stop, un sistema di gestione dell’alternatore ottimizzato, che punta a ridurne l’utilizzo quando la batteria è del tutto carica e, sopratutto un telaio più leggero di 30 chilogrammi.
Tra le chicche orientate alla comodità di guida, un optional più da granturismo che da coupé: l’adaptive cruise control. Tradotto: una volta impostata la velocità di crociera non dovrete modificarla manualmente in caso di condizioni del traffico mutate, il sistema in automatico, attraverso un radar, legge la distanza e velocità dell’auto che vi precede e regola di conseguenza l’andatura della Cayman.
Al di là delle note tecniche, la Porsche Cayman 2013 si rinnova profondamente nello stile, più quello degli interni che all’esterno. Sono diversi, certo, i gruppi ottici anteriori, il disegno dei cerchi in lega – da 18 o 19 pollici a seconda della versione, con la possibilità tra gli optional di quelli da 20″ – il posizionamento degli specchietti retrovisori (sulla portiera anziché sul montante) e il profilo al posteriore, quello che ingloba l’ala mobile. Tocchi stilistici già visti sulla Porsche Boxster, che di questa Cayman è la sorella in versione scoperta.
Gli interni, invece, sono profondamente rivisti. Tra i due sedili ruba la scena un tunnel imponente, con inserti in alluminio e un andamento inclinato verso lo schermo a colori. Sembra di trovarsi a bordi di una Panamera guardando l’abitacolo, impreziosito dai profili cromati sulle bocchette d’aerazioni, buoni per alleggerire la vista d’insieme.
In Europa si potrà ammirare (e acquistare) nei concessionari a partire da marzo 2013, con prezzi allineati a quelli del modello attualmente a listino. In Germania, con l’Iva al 19%, la Porsche Cayman partirà da 51.000 euro, la Cayman S da 64.100. Nel Belpaese serviranno tra i 55.000 e i 66.000 euro, a seconda della versione.