Quello che è stato risolto con questa moto era il problema che affliggeva Ducati da quando i modelli S4 andarono fuori produzione. Non esisteva infatti un mezzo della casa di Borgo Panigale che implementasse la grande coppia del bicilindrico con il cavallaggio e la potenza agli alti regimi del 4 valvole, se si parlava di naked. Unica eccezione degna di nota era la Streetfighter, che però era una moto naked con motore della 1098 rivisto solo nell’angolo delle valvole, rendendola un mostro difficilmente domabile per il pubblico medio da 160 cavalli alla ruota. Ma i tempi cambiano, e in Ducati hanno capito che il Desmodue sta diventando di nicchia, la gente vuole moto con più tiro agli alti, che facciano “Casino”. Cosi, dopo aver proposto la Streetfighter 848, dalle parti di Bologna hanno deciso di tirare fuori anche un altra naked, che và ad unire nello stesso modello sia il Testastretta, il motore 4 valvole Ducati, sia le doti da viaggio simil-Multistrada. Nasce la Hypermotard 821, con configurazione Strada come optional. Vediamole!
Quando nacque la Hypermotard, essa si andava ad incuneare come alternativa nello stesso segmento del Monster. Si trattava di due Naked simili e al contempo diverse, con le stesse identiche motorizzazioni. Adesso si è deciso che le due categorie si devono scindere, e la Hyper compie il salto di qualità, andando ad accaparrarsi il Testastretta, che è il predecessore del Superquadro, gli ultimi due gioielli di motore che Ducati ha condiviso con noi comuni motociclisti dopo averli sviluppati per anni in pista. Mentre il Superquadro sta ancora affrontando la sua fase di sviluppo nelle amorevoli mani di Francis Batta e Carlos Checa, il Testastretta (in versione 11°, ossia l’angolo tra le valvole) è ormai pronto per abbandonare le piste e seguire a noi su strada. La versione della Hypermotard, per quanto nuova, sfrutta lo stesso disegno sempre avuto da questo motore. Se vogliamo tirare fuori due numeri, 88 x 67,5mm sono le misure di alesaggio e corsa, 821 CC è la cilindrata, il rapporto di compressione di 12,8:1 ed eroga 110cv a 9.250 giri/minuto e 9,1kgm di coppia a 7.750 giri. I corpi farfallati sono da 52 mm, tutti controllati dal Ride By Wire, che vi può intervenire per aiutare il Ducati Traction Control e limitare l’esuberanza del nostro polso destro.
Proprio l’elettronica è un altro punto di forza di questa moto, che sfrutta tutti i gadget che si possono trovare anche sulla 1198 dell’anno scorso. Il DTC si può impostare su 8 livelli ed esistono tre riding mode (Sport, Touring e Urban), ed entrambe i sistemi collaborano direttamente con il RBW, che garantisce una diversa risposta all’accelleratore in base ai settaggi di tutti i sistemi, per personalizzare al 110% la vostra moto secondo le vostre direttive. Altra cosa da aggiungere, le novità sono simili a quelle della Multistrada 2013, con riposizionamento degli iniettori e ristrutturazione completa dell’impianto di scarico, per una migliore risposta a tutti i regimi e un consumo minore. Queste innovazioni permettono alla HyperMotard e alla HyperStrada di avere un intervallo di controllo gioco valvole di addirittura 30000 KM, un record assoluto.
Anche il telaio a traliccio è completamente nuovo, con tubi da 34mm, cannotto inclinato di 25,5° ed avancorsa di 104mm. L’interasse aumenta fino a 1500mm per dare alla Hyper una maggior stabilità sul veloce, e implementa proprio come sulla Multistrada una sezione di telaio intermedia in tecnopolimero. Il serbatoio arriva a 16 litri, e l’impianto frenante completamente Brembo guadagna pinze radiali monoblocco M4.32 che lavorano dischi da 320mm all’avantreno, disco singolo da 245 al posteriore, oltre che l‘ABS della Bosch con tre livelli di intervento. Per quanto riguarda le sospensioni, su entrambe le versioni vediamo all’anteriore un unità Kayaba da 43 mm di diametro e un mono Sachs, per garantire sportività senza pregiudicare il comfort di marcia, punto debole di questo genere di moto che subiscono una sella poco imbottita.
Concludiamo parlando di allestimenti. La HyperMotard la si può acquistare in colorazione Dark Stealth o Rosso Ducati, pesa 175 KG a secco e costa 11.490 Euro franco concessionario. Sale tutto per la HyperStrada, che guadagna borse laterali semirigide da 50 litri e top case optional da 31 litri. Ad aiutare gli istinti turistici si aggiungono il cavalletto centrale, assetto con manubrio rialzato di 20mm, parabrezza touring e doppia presa di corrente ausiliaria. Il peso sale a 181kg a secco, il prezzo a 12.790 Euro. Adesso scegliete quella che più vi piace, ed entrate nel Mito Ducati!