A leggere il nome, quel Milan Abarth può far pensare all’ennesima elaborazione su base 500 o Punto dedicata ai rossoneri. E guardandone i contenuti, sarebbe un modo per portare in testa a qualche classifica la squadra di Allegri: quella della potenza massima, ad esempio.
Invece, la Milan Abarth è sì una supercar, ma con poco o nulla da spartire con la squadra di calcio. E’ stata avvistata a Monaco, in un evento che anticipa la presentazione ufficiale, attesa per il prossimo febbraio 2013.
Pochi i dettagli svelati da Raphael Abarth nipote del grande Karl Abarth, l’ingegnere austriaco che lavorò su molti modelli del gruppo Fiat negli anni Sessanta. Si sa solo che l’intero progetto è stato portato avanti dalla Milan Supercars e la produzione sarà di appena 7 esemplari nella versione meno potente, altrettanti per l’allestimento SS (Super Sport). Certo fa impressione definire meno potente la Milan Abarth da 1300 cavalli, ma se confrontata con la SS Milan Abarth, ci sta tutta: il top di gamma avrà 1700 cavalli, con un peso di appena 1200 kg.
Inutile dire dell’ampio impiego di fibra di carbonio. Guardando le prime immagini sembra di esser davanti a una vettura Sport prototipo omologata per circolare su strada. Non è propriamente il massimo del fascino e della bellezza, non è stata pensata con questi obiettivi la Milan Abarth. Punta forte, invece, sul concetto di personalizzazione estrema; un’auto che il cliente potrà ritagliarsi su misura (e quando il listino parte da 300 mila euro, è un requisito essenziale). Cerchi da 18 pollici, con gommatura differenziata (245/40 R18 all’anteriore, 335/30 R18 al retrotreno), ammortizzatori Ohlins e impianto frenante Brembo saranno i perni intorno ai quali giocare.
Dimenticate il concetto di personalizzazione delle auto di serie, non si tratterà di qualche adesivo qua e là, ma di interventi massicci.
E’ facile immaginare la massima libertà per quanto riguarda gli interni, poiché quelli visti a Monaco sono fin troppo spogli e poveri. D’accordo il peso da tenere quanto più basso possibile, però i rivestimenti sono davvero scarni e datati.
Sul piano tecnico non si conosce ancora quale propulsore monterà la Milan Abarth. A guardare le potente promesse, le alternative si riducono a due frazionamenti: un V8 o un V12, entrambi turbocompressi. La strada per certe soglie passa necessariamente da qui. Un dettaglio lo possiamo anticipare, perché la leva del cambio sequenziale in primo piano non lascia dubbi sul tipo di trasmissione che verrà adottata. A dispetto di quel che si può immaginare, la differenza di potenza, dichiarano alla Milan sarà legata alla tipologia di benzina impiegata, quindi al maggior o minore numero di ottani. Ottimistico credere che ci siano 400 cavalli di differenza a seconda del carburante utilizzato, tant’è…
L’appuntamento è tra pochi mesi, quando il marchio dello Scorpione svelerà la scheda tecnica di una supercar molto esotica ma altrettanto distante dalla perfezione stilistica, dal gusto ed eleganza dei marchi tradizionali.