Il settore motocilcistico che tiene ancora vivo il mercato è senza dubbio quello delle Maxi Enduro da viaggio. E’ proprio in questo settore che tutte le case si ritrovano a competere, ed è per questo che si possono vedere filosofie costruttive differenti, certe volte agli antipodi, in un range ristretto di “standard” da rispettare per rientrare nella categoria. Cosi BMW con il suo Boxer da 120 cavalli compete contro il 3 Cilindri in linea della Triumph, il Bicilindrico a L della ducati supersportivo e fino ad ora con il Bicilindrico della KTM 990 SMT. Ma a Mattighofen si sono stancati di prendercele sulle velocità massime e hanno deciso che era ora di saltare il fosso. Così hanno smontato una RC8R, ci hanno messo il telaio e l’impostazione della SMT e hanno creato un nuovo mostro, la via di mezzo in un settore davvero ampio: La KTM 1190 Adventure
Il marketing funziona sempre allo stesso modo. Facendo finta di far “scappare” qualche foto spia, alla KTM hanno deciso di tirarci qualche “osso” per farci fare un idea. E ci piace quello che vediamo.
Nonostante le labbra dei direttori del marchio arancione continuino ad essere serrati, i primi risultati di “investigazione” da parte dei colleghi oltremanica comincia a dare i suoi frutti, e abbiamo la prima notizia: La ruota anteriore mantiene la filosofia KTM e ha un cerchio da 19 pollici, con il classico 17 pollici al posteriore. Il motore, come si nota dalle foto è l’LC8 V-Twin, in grado di erogare 150 cavalli con una coppia mostruosa in versione RC8R AMA SBK, ma non verrà (Ovviamente) sfruttata l’intera potenza, diminuendola si pensa intorno ai 120 cavalli per ottenere una coppia più corposa e un intervallo di manutenzione più ampio, considerando anche un limitatore di giri meno permissivo rispetto alla Supebike made in Austria.
Il telaio anche resta fedele alla filosofia Austriaca, continuando sulla collaudatissima strada del traliccio in tubi d’acciaio, ovviamente arancioni, che equipaggia l’intera gamma KTM. I freni vedono il doppio disco anteriore, morso da pinze Brembo, coadiuvate da pompe sempre della marca italiana, produttrice per eccellenza di impianti frenanti e sponsor tecnico ufficiale dei mondiali MotoGP e Superbike.
La versione base, a cui si dovrebbe affiancare una versione R, equipaggerà comunque il Ride By Wire, che dovrebbe essere controllato da una centralina che offrirà anche il controllo trazione disattivabile e impostabile su 4 livelli di intervento. Non mancheranno soluzioni tecniche come la frizione a bagno d’olio con sistema antisaltellamento, indispensabile su moto con cosi tanta coppia come quelle bicilindriche, e la ruota da 21 pollici all’anteriore per la versione R, che dovrebbe montare anche sospensioni più raffinate.
Non resta che attendere questo 2013 ricco di news motociclistiche, per poter spendere (bene) tutti i soldi messi da parte durante un 2012 un pò fiacco su questo
punto. Ci voleva proprio…