Quando il motorsport unisce il mercato delle auto il risultato è senza precedenti. Come in questo caso: ne rimarrete stupiti.
L’automobilismo è un mondo a dir poco straordinario. Spazia dal vasto mercato dell’automotive, diviso fra vari settori, alle categorie agonistiche. La più importante è senza ombra di dubbio la Formula Uno, ma ne esistono altre prestigiosissime come l’IndyCar, la Nascar e l’Endurance. Senza dimenticare il mondo dei rally.

Soprattutto nel ventesimo secolo, tale disciplina ha veramente regalato vetture e marchi a dir poco eccezionali, capaci di emozionare tifosi e appassionati provenienti da tutto il mondo. Anche a partire dal 2000, seppur in forma minore, è andata così. La grande particolarità di questo sport era la seguente: spesso le automobili presenti nel mondiale di rally apparivano anche in strada.
In una versione ovviamente meno performante, ma comunque potevano essere guidate anche da qualsivoglia comune mortale. In tal senso, un mito del passato sembra davvero pronto a tornare in scena. In un modo e in una forma che, però, nessuno si sarebbe mai aspettato. Scopriamo dunque cosa è successo e costa è cambiato rispetto a qualche anno fa.
Un mito del passato
Di automobili che hanno fatto la storia nel mondiale di rally ce ne sono state effettivamente moltissime, ma una di quelle che gli appassionati ricorderanno con più premura e affetto è certamente la Subaru Impreza. Un modello che ha partecipato al mondiale dal 1993 al 2008. In 193 corse disputate, sono arrivati 122 podi e 46 vittorie, che hanno portato a tre mondiali costruttori (1995, 1996, 1997) ed altrettanti piloti (1995 con Colin McRae, 2001 con Richard Burns e 2003 con Petter Solberg).
L’azienda automobilistica giapponese è quindi di diritto uno dei marchi più prestigiosi e blasonati che abbiano mai disputato un rally. E, quindi, trattasi di un brand davvero importantissimo per tutto il motorsport. Oltre all’importante velocità che la caratterizzava, livrea, colori, linee e design facevano il resto.
Nel 2023 viene ricordata da tutti gli appassionati quasi a memoria, segno dell’iconicità di un veicolo eterno, ma anche del valore storico-culturale della vettura in questione. Che non muore mai, comne dimostra anche l’ultima creazione dell’azienda giapponese. Anche se, forse, non piacerà chissà quanto ai puristi.
Subaru Impreza torna nel 2023: cambiamento incredibile
Torna nel 2023 la Subaru Impreza, come vi abbiamo anticipato. Decisamente diversa rispetto alla gloriosa creatura del passato, è stata aggiornata per l’anno nuovo da poco iniziato. A partire dalla griglia anteriore e dai fari. La carrozzeria è stata ritoccata, senza dimenticare i nuovi cerchi e il paraurti posteriore rivisto. Il motore è un quattro cilindri da 2,0 litri capace di erogare fino a 152 Cv di potenza massima. Un mezzo, strano ma assolutamente vero, da città.

E’ dotata di trazione integrale, il che le fornisce una trazione notevole ed una stabilità con pochi rivali sul mercato. L’abitacolo è spazioso e ben arredato. L’auto è poi dotata di sedili confortevoli e di materiali di alta qualità. Non manca la tecnologia a bordo, grazie al sistema di infotainment touchscreen, l’impianto audio premium ed una serie di dispositivi di sicurezza avanzati: parliamo dell’avviso di superamento della corsia, il sensore di collisione anteriore e la frenata automatica di emergenza.
L’auto in questione, che con la vecchia gloria dei rally ha da spartire soltanto il nome, detiene anche un bagagliaio spazioso e un sedile posteriore abbattibile.
Ciò significa che non manca la capienza interna sotto questo punto di vista. Il suo prezzo è davvero molto conveniente; parliamo di 24mila euro, per quella che rappresenta essere una vettura compatta capace di offrire comodità, buone prestazioni e linee davvero niente male. Non stiamo parlando del bolide che ha fatto innamorare milioni di persone fra gli anni novanta e quelli duemila, ma rimane certamente un’ottima proposta a quattro ruote.