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La crisi economica in America ha impattato soprattutto nel settore automobili e moto, e tra le marche più colpite risulta proprio il gruppo Harley-Davidson, costretto in meno di 5 anni a vendere MV Agusta, acquistata solo qualche anno prima, e a chiudere per fallimento il marchio Buell, diretta emanazione della casa delle Custom per eccellenza. Buell creava per HD moto con motori differenti e con impostazioni più sportive, come la XB e la 1125, Naked e Superbike completamente Made in America, con look accattivanti e soluzioni fuori dal coro, come la trasmissione finale a cinghia e i serbatoi in fibra antiurto trasparenti con inserti nel telaio per aumentarne la capacità. Ma la casa di Milwaukee decise che l’investimento non valeva il risultato, e cosi i battenti della Buell chiusero.
La prima persona scontenta di questo, come ovvio, fu proprio Erik Buell, fondatore e CEO, che decise che il suo viaggio in moto non era ancora finito. E come tutte le persone con un sogno si rimboccò le maniche e si apri una fabbrichetta ad inizio 2010, con la promessa ad Harley di non produrre moto di serie per 6 mesi. Era nata la Erik Buell Racing.
Serviva un lancio, qualcosa di forte, cosi contrariamente agli andamenti di mercato che vedono le sportive soffrire molto più di Naked e GT, e contrariamente alla tradizione Americana di Customisti, Erik Buell decise di costruire una Supebike su base 1125 CR, la vecchia ammiraglia di casa Buell. Dopo meno di sei mesi, nacque la 1190 RS.
Motore Bicilindrico a V di 1190 CC, sviluppante 175 cavalli a 9750 giri, telaio bitrave in alluminio verniciato nero, disco freno perimetrale all’anteriore, somiglianza alle vecchie Petronas in chiave moderna, il tutto costruito quasi completamente a mano da meno di 20 specializzatissimi operai. Una moto senza compromessi, anche per il costo, di 40000 dollari che diventavano 44000 per la versione carbon. Ne hanno in produzione 100. In sei mesi ne hanno vendute più di 70
Chi la ha provata parla di un agilità superiore, di un inserimento in curva tanto fulmineo da cogliere impreparati anche i più esperti, di una coppia motrice che permette impennate di terza senza usare la frizione, di un look esclusivo (e questo lo possiamo vedere anche noi). Insomma, l’unicità all’ennesima potenza. A confermare gli strabilianti risultati di questa moto, la partecipazione all’AMA SBK, la Superbike Americana, dove le EBR al primo anno di permanenza completa hanno già ottenuto un ottimo podio contro avversari del calibro di Graves Yamaha e Yoshimura Suzuki. Anche la KTM corre in modo ufficiale nell’AMA, ma il confronto tra i due Bicilindrici è impietoso. E le EBR corrono con il 60% dei particolari di serie.
Non è troppo tardi per accaparrarsi quella che risulta un pezzo di storia Americana, rimangono approssimativamente 20 1190RS in vendita, e se il prezzo non vi fa paura questo è uno di quegli acquisti che racconterete ai vostri nipoti, ai vostri colleghi e ai vostri amici motociclisti. E dopo che la vedranno, potrete godervi le loro facce cariche d’invidia. Garantito Erik Buell Racing