Le competizioni sportive sono ad alto indice di rischio, è cosa nota. Forse, anche per questo, suscitano da sempre un certo interesse da parte di molti. E, molto spesso, ci si trova ad assistere ad eventi particolarmente inquietanti che, per fortuna, si risolvono a favore del pilota, nonostante le premesse.
E’ quello che è successo nei giorni scorsi al pilota Matt Hagan miracolosamente illeso dopo l’esplosione del suo bolide lanciato a 450 all’ora durante la corsa tenuta a Charlotte, nel North Carolina. Il video che proponiamo rende perfettamente l’idea della concitazione di quegli attimi che sono sembrati interminabili.
L’auto di drag race, lanciata a folle velocità in pista, ad un tratto subisce un’esplosione che, perlomeno ad un primo sguardo, avrebbe fatto temere per il peggio. Il pilota, invece, come detto, è uscito indenne da questo incidente.
Non sono affatto chiare le cause che hanno prodotto l’esplosione della vettura, tant’è che non si è trattato di una banalità. Pezzi del cofano e meccanici si sono sparsi tutti intorno alla pista, anche a grande distanza per via dell’esplosione stessa. A quanto pare nessuno ha riportato significative lesioni.
La seconda parte del video mostra l’incidente da un’altra angolazione. In pratica, l’auto viene ripresa dalle telecamere su pista. In questo modo si vede chiaramente l’esplosione mentre il bolide sopraggiunge nei pressi delle telecamere. Con questa inquadratura è possibile accorgersi ancora meglio dei fatti.
Per comprendere ancora meglio la portata dell’esplosione, nella parte finale del video viene riproposta la scena al rallentatore.
L’auto ha continuato a viaggiare per diverse centinaia di metri prima di arrestare naturalmente la propria corsa, momento in cui il pilota è sceso, fortunatamente indenne. Da questo momento in poi, sono intervenuti gli addetti alla sicurezza della pista che si sono accertati che l’auto non avesse ulteriori principi di incendio.
La gara è stata evidentemente sospesa anche per il fatto che la pista era completamente invasa da pezzi della vettura, condizione che non avrebbe permesso ulteriori competizioni. Insomma, una storia a lieto fine in un momento in cui lo sport e le competizioni sembrano essere afflitte da un’aura non certo positiva.