BMW R 1200 GS: migliorare la perfezione [VIDEO]

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Sono passati anni da quando la Serie GS è passata al motore di 1200cc. Ne è cambiata la forma, l’impostazione, tutto si è evoluto. Solo una cosa è rimasta come era. L’R1200GS continua in tempi di crisi ad essere un best seller, uno dei pochi che può davvero vantare numeri di rilievo nel settore vendite. Non è la moto più performante, non è la più bella. Ma è un Must. Un culto. In BMW sono riusciti a fare quello che hanno fatto in Ducati, ossia fraternizzare la loro clientela, facendoli sentire parte di qualcosa all’acquisto di una delle Maxi Enduro più Fashion e Imbattibili dell’intera storia del motociclismo tassellato.

Questi risultati però pongono sempre un problema. Cavallo vincente non si cambia, il che vuol dire che se il modello spinge, deve continuare a spingere senza grandi modifiche per non rovinarlo. Ma nel motociclismo questo è uno di quei lussi che non ci si può concedere, poiché nessuna casa resta ferma, e appena si denota la superiorità schiacciante in un settore di un produttore, ecco che gli altri aprono le chiuse e sfornano novità da lasciare a bocca aperta. Cosi il compito stressante di migliorare qualcosa di perfetto ricade sugli ingegneri, che in BMW però sanno il fatto loro, e non hanno deluso neanche questa volta.

Gli obiettivi di sviluppo della nuova BMW R 1200 GS:
Ulteriore aumento della performance generale senza trascurarne le famose virtù
Perfezionamento del comfort.
Incremento dell’idoneità alla guida fuoristrada.
Prestazioni del motore e di guida eccellenti nel segmento enduro e stradale.
Soluzioni adatte a soddisfare le norme future, per esempio nel campo delle emissioni dei gas di scarico e della rumorosità.
Ciclistica dall’handling impeccabile, trazione ottimizzata e potenziamento dell’indole off road.
Aumento della sicurezza attiva e passiva.
Design inconfondibile, tipico di una GS BMW Motorrad.
Alta qualità, tipica di BMW Motorrad.

Questo scrivono testualmente nella conferenza stampa online di presentazione della versione MY 2013 della vincitrice di innumerevoli comparative On/Off road. Ma cosa è cambiato?

Tanto per iniziare si cominciano a sfruttare le tecniche della Formula 1. E’ stato implementato un sistema di “Raffreddamento Puntuale a Liquido“, ossia il raffreddamento generale del motore resta ad aria, mentre le zone che vengono sollecitate di più in ambito termico sono lambite da un ridotto raffreddamento a liquido, che cosi non ruba energia al motore e lo mantiene sempre nel range di temperatura ottimale. E’ stato sostituito il vecchio impianto frizione a secco con uno a bagno d’olio, e il cardano è stato trasportato dall’altro lato. In tutto si registra un notevole miglioramento, la casa dichiara 92 kW (125 CV) a 7.700 g/min e 125 Nm a 6.500 g/min, che sono numeri di tutto rispetto per un bicilindrico Boxer.

Sono stati aggiunti l’abs integrale, l’E-gas (ride by wire), la ciclistica Semiattiva made in BMW, e soprattutto sono cambiate le ruote, che ora vedono un 120/70/19 all’anteriore, pneumatico che garantisce un ottimo feeling nel fuoristrada mantenendo la stabilità necessaria alle medie autostradali che può comodamente tenere la Maxi Enduro della casa di Monaco

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I risultati sono a dir poco Eclatanti, le migliorie innumerevoli. Adesso attendiamo solo di poterla provare, rimanendo certi che non saremo delusi. Parola di BMW