BMW si era sempre destreggiata nella mobilità urbana proponendo moto con motori bicilindrici boxer di cilindrate ridotte, diventate vere e proprie Must, alternative valide al classico scooter. Risultato perfettamente centrato da una moto che tanto media non è, ossia il GS. Ma a Monaco continuavano a creare problemi i numeri di vendita che Yamaha riusciva a fare con il TMax, che nel mese in cui è uscito nell’ultima versione ha registrato un picco del 1088% in più di vendite. Cosi si è deciso di costruire un rivale adeguato per contrastare questo strapotere della casa dei tre diapason. Il risultato, dopo notti insonni e litri di caffè, è stato decisamente superiore alle previsioni e alle aspettative. Era nato il C600.
Ma la BMW ci aveva riservato una sorpresa altrettanto gradita. Insieme al classico scooter da mobilità cittadina, veniva proposta una versione differente. Il C650GT, il primo vero scooter in modalità Gran Turismo. Differisce dalla base non tanto per il motore, che sprigiona gli stessi 60 cavalli della versione Sport, quanto per una dotazione di base a dir poco ricchissima. Manopole e Sella riscaldati, bauletto posteriore con valigetta interna in neoprene, fari diurni e plexiglass regolabile elettronicamente dal blocchetto sono i comfort che il primo maxiscooter di BMW offre alla sua clientela, insieme ad una strumentazione ben rifinita e legibilissima. Non piacciono le plastiche del manubrio e dei cassettini laterali, che hanno l’aria approssimativa, come la fusione del blocco trasmissione. Da segnalare invece la funzionalità della luce “Way Home” che accende la modalità fari diurni per pochi secondi dopo lo spegnimento del motore.
In Città il C650GT se la cava benissimo, nonostante degli ingombri leggermente maggiori della concorrenza, e dà al conducente un ottima confidenza in quasi tutte le situazioni. Sospensioni “Da Traveller” morbide al punto giusto, freni potenti e molto ben modulabili, decisamente migliorati (ABS incluso) rispetto alla prima presentazione, specchietti con un ottima visuale e soprattutto una risposta dolcissima all’accelleratore quando lo si riprende in mano donano a questo scooter un comfort di guida invidiabile che lo rende un ottima alternativa alla sua versione Sport anche nell’uso cittadino, sempre tenendo in considerazione che non è quello il suo abitat naturale. Nato per i viaggi, è nell’extraurbano che lo si può apprezzare appieno, dove il motore rotondo e sempre pronto viaggia a regimi molto bassi rispettando i limiti, concedendo cosi in caso di sorpassi una spinta grintosa e pronta alla prima rotazione del polso. La triangolazione sella-pedana-manubrio, coadiuvata dal parabrezza regolabile, permette di far passare i chilometri sotto le ruote senza neanche accorgersene. Ancora meglio la situazione del passeggero, che gode di una seduta dritta e del riscaldamento indipendente della sua porzione di sella, infastidita solamente dalla posizione dei fianchetti che possono creare qualche ingombro nella zona polpacci.
Ottima anche la prova sul misto, dove le gomme Metzler FeelFree insieme all’ottimo lavoro delle sospensioni permettono di ignorare il leggero sovrappeso (258 KG) di cui soffre il C650GT. L’ottima risposta cittadina del comando del gas obbliga per ottenere risultati di livello ad anticipare leggermente le riaperture, soprattutto in salita, ed ad agire con più decisione, ma il risultato non delude mai. Buoni anche i consumi, che nell’extraurbano restano sempre sopra i 200 KM con un pieno. In definitiva abbiamo uno scooter tuttofare con un ottima propensione alla guida “rapida” e una buona seduta per tutti gli occupanti, con consumi abbastanza ridotti. Il compromesso perfetto?