Auto più belle del 2012, i migliori 20 modelli [FOTO]

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Per un attimo dimentichiamo il superbollo, le tasse che tormentano gli automobilisti, il caro benzina e proviamo a selezionare l’auto dei sogni unicamente lasciandoci guidare dallo stile. Abbandonate la calcolatrice e scegliete l’auto più bella, quella con il design in grado di suscitare emozioni.
Decidere quale sia il modello in assoluto più riuscito è impresa ardua, mentre più semplice è stilare un elenco che raccolga gli esempi migliori: dall’utilitaria alla berlina, dalla station wagon al suv, sfogliando i listini delle case si trovano proposte di gran valore.

La selezione ha intenzionalmente escluso le supersportive, marchi come Porsche, Ferrari, Lamborghini, Maserati, sono per molti off-limits e vincerebbero a mani basse la sfida. Le auto più belle del 2012 sono state selezionate tra modelli della grande serie, certo includendo anche vetture costose e possibili per pochi fortunati, ma la scelta è ampia ed esiste un’alternativa a portata di quasi tutte le tasche.

Due francesi tra le utilitarie

La partita nel segmento delle utilitarie si gioca tra la Peugeot 208 e la Renault Clio. Entrambe significano molto per i rispettivi marchi, poiché introducono un nuovo stile da allargare a tutta la gamma. In casa Peugeot, la 208 si presenta con il frontale completamente rifatto, contraddistinto dalla calandra quasi sporgente rispetto al muso. In meno di quattro metri si concentrano connotati marcatamente sportivi.

Poco più grande è la Renault Clio, proposta unicamente in versione cinque porte. Se possibile, il risultato della Clio è ancor più sorprendente rispetto alla 208: riesce a nascondere le portiere posteriori alla perfezione, con una fiancata muscolosa e molto movimentata. Sembra auto più grande di quanto non dicano i 4 metri e 6 centimetri di lunghezza, nonché più larga, grazie a trucchi stilistici come i fari posteriori orizzontali, i passaruota ampi e il lunotto rastremato.

Sono le due proposte più belle e affascinanti nel segmento delle utilitarie.

Berline compatte e station wagon

Nel segmento C iniziano a far capolino le auto tedesche. Ci si aspetterebbe di trovare la Volkswagen Golf, che è sì la migliore ma probabilmente non la più bella. La palma va alla Opel Astra, una media fortemente evocativa di istinti corsaioli, specialmente con la carrozzeria tre porte Gtc. Ha subito un leggero restyling in grado di esaltarne i tratti sportivi, pur non essendo un progetto recentissimo. Il design morbido, con le nervature al punto giusto, regala dinamismo non solo alla Opel Astra berlina 3 porte ma anche alla Astra Sports Tourer, ovvero, la versione station wagon.

La vera novità arriva, però, dalla Svezia ed è Volvo a presentarla. Con la V40 il costruttore scandinavo si propone come antagonista di Mercedes, Audi e Bmw nel segmento delle compatte premium. Tra tutti, Volvo è l’unico costruttore ad aver osato sul piano stilistico. Bmw e Audi sono rimasti arroccati su posizioni conservative con la Serie 1 e la A3, mentre l’operazione Mercedes Classe A è riuscita per due terzi: resta il dubbio sull’originalità del posteriore. Il merito della Volvo V40 è di aver mantenuto tratti caratteristici Volvo (i fari posteriori), sposando linee spigolose e morbide. Al frontale plastico si sostituisce una fiancata molto dinamica e sportiva, come anche la coda.

Berline e station wagon medie

Se siete il tipo di automobilista che predilige le dimensioni importanti, nel segmento delle berline tre volumi la lotta non è più tra marchi premium. Audi e Bmw devono considerare l’ingresso di Peugeot e Hyundai, almeno per quanto riguarda la capacità di appagare il senso stilistico di ognuno.

I grandi classici si chiamano Audi A4 berlina e station wagon, Bmw Serie 3 berlina. Piccoli ritocchi per la media di Ingolstadt, più deciso il salto a Monaco di Baviera. La nuova Serie 3 mostra i muscoli e stupisce con il frontale caratterizzato dai gruppi ottici collegati alla calandra. La coda, invece, è un’evoluzione di quanto visto sulla più grande Serie 5.

Chi vuole staccarsi dal coro, invece, avrà buone ragioni per farsi attrarre dalla Peugeot 508 RXH, variante ibrida della 508 station wagon e da una new entry inattesa: Hyundai i40 station wagon. I coreani hanno realizzato una vettura piacevole alla vista e di buona qualità costruttiva. Per dimensioni va annoverata tra le berline/station wagon medie, ma il confronto diretto con marchi come Bmw e Audi è pesante da affrontare. La rivale d’elezione può trovarsi in casa Volkswagen, tuttavia, i tratti marcati e netti della i40 wagon meritano una citazione tra i modelli più belli.

Coupé, suv e segmento D

C’era un tempo in cui parlavi di coupé e la mente andava diretta a modelli bassi, due porte, il più delle volte due posti. Quel tempo è passato e oggi trovano diritto di cittadinanza tra le coupé anche le varianti quattro porte-quattro posti. Poi ci sono degli ibridi, con carrozzeria a metà tra media due volumi e coupé, come la Volkswagen Scirocco. Quel che conta è il risultato stilistico più che la classificazione. La Scirocco è auto in grado di emozionare: bassa, larga, esagerata in ogni dettaglio, trasuda sportività da ogni angolo. Certo, manca la trazione posteriore e la meccanica è quella di una “normale” Golf (dote mica da buttare), potrebbero eccepire i puristi.

La categoria delle coupé quattro porte-quattro posti è stata creata dalla Mercedes con la CLS. Dimensioni da ammiraglia, lusso e confort come si conviene alla Stella e un vestito elegante e sportivo come mai si era visto prima. Da quell’esperimento è nata poi la Shooting Brake, che a chiamarla station wagon si commette il reato di lesa maestà. E’ qualcosa in più di una CLS con la coda la Mercedes CLS Shooting Brake, perché traccia i contorni di un tipo di auto marcatamente sportiva alla quale si accompagna un bagagliaio di notevoli dimensioni.
Stessa cosa della Jaguar XF Sportbrake allora? Non proprio. Gli inglesi mantengono tratti più sobri nei 5 metri della XF SB che sembra quasi il completamento ideale, il tassello che mancava alla berlina per renderla stilisticamente perfetta ed equilibrata. Tra le coupé classiche, infine, non va dimenticata la Bmw Serie 6. Aspetto fedele al marchio di fabbrica che si porta dietro Bmw, ovvero, sportività e piacere di guida da esprimere già dal look.
Chi ha tentato, da costruttore generalista, la carta coupé quattro porte è stata la Volkswagen. Non è affatto brutta la CC, ma i risultati commerciali non l’hanno premiata.

E’ facile capire come esista una mescolanza di stili e carrozzerie, con risultati al vertice per tutti i modelli finora elencati. E le tradizionali berlinone tre volumi, quelle di rappresentanza? Ci sono anche loro nella classifica delle più belle. Audi A6, in versione berlina e Avant, Bmw Serie 5 sono i nomi che si fanno spontaneamente. Eppure, se si parla di design e stile entrano in gioco altri due modelli: Citroen DS5 e Opel Insignia.
Saranno anche meno pregiate e raffinate rispetto alle due tedesche, ma in termini di linee possono dire la loro a gran voce. La francese ancor più della Opel, perché era da tempo che non si vedevano forme così azzardate e, dopo tutto, riuscite. Un crossover nel senso pieno del termine, a metà tra coupé, berlina e shooting brake.

A concludere l’elenco delle auto più belle del 2012 arriva un suv. Riscrive il metro di paragone per tutte le avversarie la Range Rover Evoque. Non si era mai vista una sport utility vehicle così sportiva, con linee nette, quasi da coupé. La guardi e all’improvviso tutti gli altri suv invecchiano. Non è un caso che c’è chi stia correndo alle contromisure per contrastarne il successo.