Tre consigli per trovare lavoro in tempo di crisi

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Trovare lavoro in tempo di crisi ? Ecco tre consigli per voi. La ricerca di impiego diventando l’ossessione di milioni di persone, in un mercato come quello italiano che somiglia pericolosamente ad una giungla dove la fregatura è sempre dietro l’angolo. C’è chi pensa che nuovi spiragli potrebbero aprirsi in futuro, ma anche in questo senso la fiducia degli italiani è ai minimi storici. Deprimersi comunque non serve a nulla, non in un ambiente sempre più affollato e competitivo. Che siate alla ricerca del primo lavoro o di una nuova opportunità, ci sono alcuni consigli pratici che non vanno mai dimenticati. Vediamo i tre consigli per trovare lavoro in tempo di crisi.[/multipage]

[multipage]Sfruttare tutte le opportunità

Il primo consiglio per trovare lavoro quando c’è crisi è: sfruttare tutte le opportunità. Il mondo globale almeno qualcosa di positivo ha portato in dote, ovvero la facilità negli spostamenti e un concetto molto più ampio di “area di azione”. Limitarsi al solo mercato italiano o peggio ancora alla propria città denota un atteggiamento ormai vecchio e peraltro è un lusso che ormai non ci si può più permettere. D’altra parte è risaputo che all’estero la professionalità ottiene un riconoscimento maggiore, perché quindi non approfittarne? Se proprio non volete o potete muovervi, l’importante è comunque non limitare il proprio raggio d’azione solo ai lavori che piacciono o per i quali ci si sente portati. Anche in questo caso porsi dei limiti o scartare a priori non è più lecito per il lavoratore del terzo millennio.

 

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[multipage]Attenzione alla presentazione

Attenzione alla presentazione: una volta trovata l’offerta migliore, la cosa importante è cercare di distinguersi. Il biglietto da visita come prevedibile è il curriculum, che però non basta più perché le aziende ormai ricevono centinaia di curriculum al giorno, e quasi tutti sono uguali. I responsabile delle risorse umane sono alla ricerca del profilo che riesca a spiccare non solo per esperienze e capacità ma anche per inventiva e fantasia. Ecco perché il CV deve essere esaustivo ma non per forza limitato al solito formato europeo, soprattutto per quei mestieri creativi che fanno dell’estro la dote più importante. La lettera di presentazione, poi, troppo spesso viene sottovalutata o addirittura non considerata dai candidati. Un peccato che dimezza le possibilità di emergere, visto che una lettera scritta bene, personalizzata per l’azienda e curiosa può essere la carta vincente per ottenere un colloquio.

 

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[multipage]Non avere paura di mettersi in gioco

Non avere paura di mettersi in gioco: strettamente collegata ai primi due consigli, c’è l’importanza di non avere paura di mettersi in gioco e anzi accettare le sfide che la vita (professionale e non) ci mette di fronte. Atteggiamento positivo e propositivo sono l’arma migliore per combattere la crisi. Chi ancora studia farebbe meglio a iniziare al più presto la ricerca, magari passando attraverso workshop e stage, mentre chi ha già esperienza non deve limitarsi e fossilizzarsi. C’è sempre da imparare, cogliendo magari l’occasione del tempo a disposizione per specializzarsi ulteriormente e allacciare rapporti professionali. Deprimersi non serve a nulla e anzi è deleterio perché offusca la vista e non permettere di cogliere quelle occasioni, che pure esistono.

 

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