Era il lontano 1962 quando un ragazzo di nome Brian Jones decideva di fondare una band rock blues con alcuni amici. Quella band di lì a poco sarebbe stata ribattezzata The Rolling Stones, e avrebbe fatto il suo esordio ufficiale in uno dei templi del rock, il Marquee di Londra. La data è di quella storiche, 12 luglio 1962. Veniamo ai giorni nostri, luglio 2012: i Rolling Stones, ancora in pista dopo 50 anni di carriera, mandando alle stampe un volume fotografico celebrativo intitolato semplicemente The Rolling Stones 50. Oggi quel libro arriva anche in Italia.
Oltre a Brian Jones, che verrà poi cacciato dalla band per l’abuso di alcool e droghe pesanti (morendo pochi giorni dopo in circostanze misteriose), i Rolling Stones vengono identificati con le persone di Mick Jagger (voce), Keith Richards (chitarre), Charlie Watts (batteria) e Ronnie Wood (chitarra, in realtà entrato nella band nel 1974). C’è poi anche un quinto membro (dal 1962 fino al 1993), il bassista Bill Wyman, sostituito oggi da vari turnisti. Innegabile comunque che le figure iconiche siano sempre e solo Jagger-Richards, una coppia tra le più carismatiche che il rock abbia mai visto.
Etichettati fin dagli esordi come la risposta sporca e cattiva ai baronetti Beatles, i Rolling Stones si sono affrancati però subito dal pesante paragone, costruendo una solida carriera fatta di hit immortali (Sympathy for the Devil e Start Me Up, per citarne due) e album da milioni di copie vendute. Oggi forse la loro creatività non è più ai livelli di un tempo, ma è innegabile che ogni concerto della band rappresenti un’occasione imperdibile per rivivere 50 anni di storia del rock. Stesso percorso compiuto dal libro celebrativo, edito in Italia da Rizzoli al prezzo di € 35,00.
In copertina campeggia la classica lingua, simbolo della band da decenni, e il volume (che rappresenta l’unica uscita ufficiale per il compleanno della band) è curato, introdotto e raccontato dagli stessi componenti del gruppo. Al suo interno si trovano badilate di materiale raro e inedito, provini, negativi e scatti storici. Fra le foto spiccano i contributi di autori leggendari come Gered Mankowitz, Jean-Marie Périer, Dezo Hoffman, Michael Cooper, Terry O’Neill, Bent Rej e Philip Townsend, mentre fra le illustrazioni segnaliamo poster, bozzetti per le copertine dei dischi, figurine, giochi e altri tesori mai pubblicati prima d’ora. Qualcosa come più di 1000 illustrazioni a colori e in bianco e nero, per celebrare una band che proprio non vuole smetterla di suonare e vivere rock.