Quando si parla di thriller letterario in Italia non si può non citare Massimo Carlotto, che dal 1995, anno di uscita del suo primo romanzo Il fuggiasco, ha sfornato una lunga serie di bestseller in grado di inchiodare alla sedia i lettori. La sua ultima fatica si intitola Respiro corto ed uscito da poco per Einaudi. Il romanzo è stato definito dalla critica con il termine piuttosto fantasioso di World Noir, a sottolineare che Carlotto ha deciso di abbandonare le classiche ambientazioni nel Nordest per spingersi oltre il confine italico.
Come sempre le etichette dicono tutto e niente di un autore, e questo vale ancora più per un personaggio come Massimo Carlotto, la cui vita sembra uscita pari pari da uno dei suoi thriller più intricati. Accusato di omicidio nel 1976 quando ha solo 19 anni, viene condannato a 18 anni di reclusione e inizia un lungo periodo di fuga tra Francia e Messico. Poi viene catturato e arrestato, di nuovo scarcerato per una sospensione della pena e quindi ancora giudicato colpevole. Un calvario concluso solo con la grazia nel 1993 ad opera dell’allora presidente della Repubblica Scalfaro. Di sostanza cui attingere per le sue storie ne ha in abbondanza.
E infatti le sue storie assumono quasi sempre toni oscuri, proprio come nella saga dell’Alligatore, alias Marco Buratti, professione detective privato, o nei suoi romanzi più famosi come Arrivederci amore ciao e L’oscura immensità della morte. Respiro corto non fa eccezione, e ci racconta una vicenda che spazia dai boschi radioattivi di Cemobyl ai caveau delle banche svizzere. Protagonisti Zosim, Sunil, Giuseppe e Inez, che si sono conosciuti studiando economia a Leeds e hanno fondato la Dromos Gang.
Amorali ma molto legati tra loro, i quattro, che si portano sulle spalle il peso di famiglie ingombranti, piombano su Marsiglia per conquistarla, convinti che il mondo è di chi corre veloce come il denaro, di chi corre più veloce di tutti. Il resto semplicemente non merita di vivere. Il loro atteggiamento provoca una guerra con locali, un tenace boss corso di lunga carriera e una poliziotta in disgrazia con un’idea molto personale della giustizia. Tra ironia e noir troviamo anche un narcotrafficante allo sbaraglio che si chiama come un grande calciatore sullo sfondo di una Marsiglia luogo oggi dello scontro criminale per eccellenza. Respiro corto è edito da Einaudi al prezzo di € 17,00.