Le obbligazioni sono ad oggi una delle forme più conosciute di investimento. Ma, come ogni volta che si decide di mettere il proprio denaro nelle mani di qualcun altro, è bene essere informati su tutti i pro e contro prima di investire in obbligazioni. L’Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, ha messo a disposizione alcuni consigli.
Il perno dell’articolo dell’Aduc è la volontà di fornire, anche ai meno esperti, alcune chiavi di lettura per comprendere al meglio cosa sono le obbligazioni e quali sono le sue caratteristiche in termini di vantaggi e svantaggi. Le obbligazioni sono la tipologia di strumento finanziario più adatto agli investitori non esperti, ma in ogni caso prima di lanciarsi in un mondo sconosciuto è bene chiarire quale sia la propria propensione a investire.
La categoria delle obbligazioni, pur essendo la più adatta ai neofiti, è popolata da strumenti spesso anche molto diversi tra loro. Ciò che li unisce è la natura, il principio di base: l’investitore presta dei soldi all’emittente dell’obbligazione, il quale si impegna a pagare degli interessi pattuiti ed a restituire il capitale alla scadenza fissata.
Prima di investire in obbligazioni, l’utente dovrebbe prendere in considerazione tre tipi di variabile:
1) Chi è l’emittente e che capacità ha di rimborsare il prestito (affidabilità in poche parole)
2) Tipologia dell’interesse: tasso fisso, variabile o legato ad altri parametri difficilmente calcolabili?
3) Scadenza del prestito e modalità di rimborso del capitale
Le variabili, come prevedibile, hanno effetti molto drastici sul risultato dell’investimento. Ecco perché il consiglio dell’Aduc per i meno esperti è di limitarsi a sottoscrivere obbligazioni che hanno meccanismi standard e non fidarsi di ciò che non si comprende. Secondo aspetto centrale è l’emittente.
Tra tutti gli emittenti, quello che viene considerato più attendibile è ovviamente lo Stato, ma occhio, perché anche in questo caso bisogna informarsi bene e leggere tutti i prospetti informativi. In fondo il caso Argentina, ancora sotto la lente d’ingrandimento degli esperti, dovrebbe farci capire che nessuno è affidabile al 100%. Il consiglio è di limitarsi a sottoscrivere titoli di Stato oppure obbligazioni di aziende affidabili come le grandi banche.
Infine, per quanto riguarda gli interessi, bisogna tenere sempre a mente il fattore “imprevedibilità”, perché nessuna forma di investimento è priva di rischi. Il mondo della finanza si basa proprio sull’assunzione del rischio, e nonostante le obbligazioni (soprattutto quelle di Stato) siano la forma più sicura di investimento, c’è sempre la possibilità che non si rientri dei soldi. Essere bene informati ed evitare interessi legati a fattori poco calcolabili può comunque aiutare a stare tranquilli.
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