Tutti gli uomini sono passati prima o poi attraverso le forche caudine del mal di testa tra le lenzuola. Si tratta di uno dei motivi principali per cui le donne non si sentono in grado di fare l’amore, un motivo tanto usuale da far nascere il lecito sospetto che spesso si tratti solo di una scusa per nascondere scarsa voglia o altro. Anche perché è praticamente impossibile per l’uomo verificare se si tratti di una scusa o meno, e allora viene da chiedersi: se lei dice che ha mal di testa vuol dire che non ha voglia di fare l’amore oppure c’è davvero un problema fisico alla base?
Dicevamo che è difficile da capire quando si tratta solo di una scusa, però è innegabile che negli anni quello del mal di testa è diventato uno scudo dietro cui le donne (ma non solo) nascondono ben altri problemi. La coppia che si trova ad affrontare continue emicranie tra le lenzuola dovrebbe riflettere piuttosto se non stia attraversando un momento di stanca. Insomma, quel mal di testa può significare anche una generale crisi del rapporto con il partner.
Quando però si tratti di un fenomeno estemporaneo non è da escludere che vi sia dietro un problema fisico reale. Inutile farsi prendere dal pessimismo immotivato, quindi, anche alla luce di una ricerca effettuata dall’Università di Pavia e pubblicata sul Journal of Sexual Medicine: gli studiosi sono riusciti a dimostrare come il mal di testa nel 90% delle donne si accompagni ad inibizione del desiderio sessuale. I risultati sono frutto dell’analisi su 100 donne, di età media di 40 anni, tutte in cura per fenomeni di emicrania o di cefalea tensiva.
Il campione di donne, sottoposto a specifici questionari, ha messo in luce i seguenti dati: 9 pazienti su 10 hanno riferito di avere una vita sessuale inferiore agli standard definiti di normalità, mentre quasi 3 su 10 (29%) si sono dichiarate stressate per questo disagio, e il 20% ha apertamente denunciato un calo della libido. A questa ricerca si aggiungono poi studi analoghi che collegano direttamente calo del desiderio e emicrania, il che ci porta ad una conclusione: sospettare è costruttivo fino ad un certo punto, ed è inutile innervosirsi se qualche volta lei usa la scusa del mal di testa. Ammesso che si tratti solo di “qualche volta”, appunto.