Gli ultimi dati sul mondo del lavoro sono davvero poco positivi. Sempre più persone faticano a trovare un’occupazione, e i contratti per così dire “fuorilegge” sono sempre più diffusi. Anche per questo, una sempre più larga fetta di italiani hanno trovato una via di sbocco nel lavoro da casa, il cosiddetto telelavoro.
Si tratta di una tipologia di lavoro ancora poco disciplinata dal punto di vista legale, e che comprende al suo interno una vasta tipologia di mestieri e di contratti, eppure per molti motivi sembra riscuotere grande successo, presentando indubbi vantaggi. Non sono però tutte rose e fiori, e bisogna stare molto attenti nel valutare le offerte.
Così come esistono aziende corrette ma anche truffatori nel mondo “offline”, le stesse dinamiche si ritrovano anche online, dove anzi è ancora più alto il rischio di incappare in qualcuno che offre soldi facili in poco tempo attraverso offerte poco chiare, che spesso nascondono numerose insidie. Andiamo a vedere qualche consiglio per questo tipo di lavoro.
Innanzitutto, come detto, ci sono differenti tipologie di telelavoro (in questo pezzo non prenderemo in considerazione i cosiddetti lavori manuali a cottimo, ma solo quelli che prevedono l’utilizzo di Internet come base strumentale del lavoro). C’è chi lavora da casa pur avendo un contratto da dipendente, e questo accade anche ad esempio nella Pubblica Amministrazione, c’è chi lavora come consulente esterno (in partita Iva o ritenuta d’acconto), e c’è infine chi collabora part time con qualche azienda pur avendo già un lavoro fisso.
Per tutti questi, gli unici elementi indispensabili per lo svolgimento del lavoro sono un computer e una connessione ad Internet a band larga (per gestire file di dimensioni ampie e non rallentare il lavoro). Per il resto, le necessità specifiche variano da lavoro a lavoro. Si tratta comunque di mansioni poco manuali e gestibili individualmente, senza bisogno di stretta supervisione.
I lavori più comuni in questo ambito sono i seguenti:
– Inserimento dati e gestione database;
– Traduzione, revisione e pubblicazione di testi;
– Consulenze, lavori di progettazione e programmazione;
– Servizi telematici di vendita e customer care;
– Insegnamento e formazione online;
Anche le forme contrattuali sono, come detto, molto diverse, e non sempre consentono un guadagno tale da consentire uno svolgimento full time. Ecco perché molti scelgono il telelavoro come aggiunta part time ad un altro lavoro, per arrotondare lo stipendio. In questo senso il lavoro da casa su Internet mostra i suoi lati migliori. Ovviamente, quando si parla di professionisti e consulenti, la situazione cambia molto anche a livello di compensi.
Passiamo quindi ai benefici del telelavoro, che sono comunque tanti e spesso decisivi per una scelta di vita in questa direzione (perché di questo si tratta). Per prima cosa, se anche lo stipendio è generalmente inferiore alle altre tipologie di lavoro, lo sono anche le spese da sostenere, a partire dal fatto che non ci sono spese di trasporto e per pranzare fuori. Poi c’è da considerare che lavorare da casa è di sicuro meno stressante che andare in ufficio, e in generale si riesce a gestire meglio il proprio lavoro oltre che la propria vita extra-lavorativa.
La flessibilità è il pregio maggiore, ma attenzione perché ci sono anche dei lati negativi: innanzitutto l’assenza di contatto con altre persone alla lunga può risultare pesante, oltre che invalidante da un punto di vista professionale. Poi la continua presenza di distrazioni che possono impedire il corretto svolgimento del lavoro.
Ma il rischio più grosso è quello di incappare in truffe, lavorando tanto per poi ritrovarsi pagamenti scarsi (o a volte anche nessun pagamento). Ecco perché prima di accettare un lavoro del genere bisogna valutare tutti i pro e i contro, ma soprattutto informarsi sull’azienda che offre il lavoro, per evitare spiacevoli sorprese a fine mese.
Foto da ishane