La figlia sbagliata di Jeffery Deaver

Jefferey Deaver è uno degli autori di thriller più apprezzati di sempre. Classe 1950, ha conosciuto la vera fama nel 1999, quando uscì Il collezionista d’ossa, poi subito portato al cinema. La figlia sbagliata è un romanzo scritto nel 2000, ma portato in Italia soltanto nel 2010. Ed è senza dubbio uno dei migliori dell’autore.

Sebbene Deaver sia molto famoso per i suoi cicli che vedono protagonisti detective (il più importante è il Ciclo di Lincoln Rhyme, di cui fanno parte ad oggi nove romanzi), negli anni ha anche pubblicato storie slegate da ognitipo di continuità. Storie singole e capaci di esprimere tutto il loro potenziale nel corso delle 500-600 pagine di media.

La figlia sbagliata, edito da Rizzoli al prezzo di € 18,50, è proprio uno di questi. Al centro del racconto c’è Megan Collier, ragazzina solitaria e piena di rabbia, praticamente ignorata dai genitori divorziati e troppo impegnati a occuparsi di se stessi. L’unica presenza amica della sua vita è il dottor Peters, psicanalista, capace di far crollare le sue barriere. Finché Megan un giorno sparisce, e i genitori saranno costretti finalmente ad occuparsi di lei.

Come spesso accade con Jeffery Deaver, la soluzione non è mai la più semplice, e i due dovranno scavare nel loro passato per scoprire una vendetta covata per anni. In quest’opera del 2000 troviamo senza dubbio un autore al massimo delle sue potenzialità espressive, e anche alla luce delle sbiadite uscite recenti, vale la pena di recuparare La figlia sbagliata, nella speranza che Deaver torni a questi picchi.