La caduta dei giganti di Ken Follett

Tempo di grandi ritorni sugli scaffali, e tra gli autori più apprezzati e venduti di sempre non poteva mancare Ken Follett, alle prese con un nuovo romanzo storico, anzi con una trilogia, la Century Trilogy, che si apre con La caduta dei giganti, che ha tutte le carte in regola per diventare un bestseller.

C’è da dire che di bestseller Follett se ne intende, avendo piazzato i suoi precedenti romanzi in cima alle classifiche di mezzo mondo (diciamo pure del mondo intero), sia che si trattasse di escursioni nella genetica, di fantapolitica o di storie medievali. La caduta dei giganti (edito da Mondadori al prezzo di € 25,00) ci porta ad inizio del XX Secolo, per porre le basi di una storia che ci accompagnerà lungo tutto il ’900.

La storia si concentra sui destini incrociati di cinque famiglie, sullo sfondo del dramma della Prima Guerra Mondiale e della Rivoluzione russa. La data centrale è il 22 giugno 1911, il giorno dell’incoronazione di Giorgio V nell’abbazia di Westminster a Londra. Lo stesso giorno, in Galles, Billy Williams compie tredici anni e inizia a lavorare in miniera. Amore e inimicizia legano la sua famiglia agli aristocratici Fitzherbert, proprietari della miniera. Lady Maud Fitzherbert, appassionata e battagliera sostenitrice del diritto di voto alle donne, si innamora dell’affascinante Walter von Ulrich, spia tedesca all’ambasciata di Londra. Le loro strade incrociano quella di Gus Dewar, giovane assistente del presidente americano Wilson. Ed è proprio in America che due orfani russi, i fratelli Grigorij e Lev Pevkov, progettano di emigrare, ostacolati però dallo scoppio della guerra e della rivoluzione.

Ci troviamo davanti ad un affresco complesso ed affascinante, degno di quelli che ad oggi sono considerati i suoi capolavori storici, ovvero I pilastri della terra e Mondo senza fine. Una lettura al tempo stesso appassionante ma veloce, in pieno stile Ken Follett, che ancora una volta sembra aver fatto centro.